Alzi la mano chi ha mai visto un libro su Charlie Munger. Eppure da una vita è l’amico e il socio di Warren Buffett, su cui invece, negli ultimi 50 anni, si sono scritti fiumi di inchiostro. Ma su Munger (credo) quasi nulla.
A colmare questa falla è però arrivato David Clark, considerato da più di vent’anni il maggior esperto mondiale delle tecniche di investimento di Warren Buffett. Infatti è coautore, insieme a Mary Buffett, di numerosi libri sul più noto investitore dei nostri tempi, tradotti in oltre venti lingue e ormai dei classici della finanza.
Il libro che consigliamo questa settimana è così “Il tao di Charlie Munger” (ROI Edizioni, 224 pagg., euro 22,80) pubblicato da poche settimane. Clark ha raccolto interviste, discorsi, interventi alle assemblee annuali di Berkshire Hathaway (la finanziaria di Munger e Buffett di cui è vicepresidente), le ha spiegate e contestualizzate. Ne è uscito un vero e proprio manuale di finanza, in cui le pillole di saggezza raccolte rappresentano il migliore strumento per capire lo straordinario successo finanziario dei due finanzieri statunitensi e la loro affascinante filosofia di lavoro e di vita.
Del resto è stato proprio il Guru di Omaha a riconoscere le qualità di Munger: “Charlie Munger è l’architetto di Berkshire” ha detto di lui Warren Buffett. “È suo il progetto che le ha dato forma. Io ho fatto solo da appaltatore.”
Nato a Omaha, Nebraska, nel 1924, Charlie Munger ha studiato matematica all’Università del Michigan, si è formato come meteorologo al Caltech in Pasadena e si è laureato magna cum laude alla Harvard Law School. Oggi, a 92 anni, il suo patrimonio netto personale supera i 2 miliardi di dollari. E non per caso.
“Se non siete pronti a reagire con serenità a un calo del 50% del mercato, cosa che si verifica due o tre volte al secolo, non siete pronti a essere azionisti ordinari e vi meritate il risultato mediocre che avrete rispetto a persone che hanno temperamento e riescono a prendere con più filosofia queste fluttuazioni del mercato”, dice Munger, che in cinquant’anni ha visto il prezzo delle sue azioni dimezzarsi per ben tre volte. Se avesse venduto durante uno di questi ribassi, il suo patrimonio sarebbe una frazione di quello che è oggi.
La strategia di investimento dei due terribili vecchietti di Omaha è chiara e prevalentemente basata sulla capacità di acquistare azioni di aziende intrinsecamente redditizie ma sottovalutate sul mercato, e tenerle per lungo tempo, è sintetizzata in citazioni lapidarie e indimenticabili. “Investire e non muoversi. Si pagano meno i broker, si ascoltano meno sciocchezze e, se funziona, il sistema fiscale ti dà uno, due o tre punti percentuali in più all’anno.” “Stiamo cercando un prezzo sbagliato su cui scommettere. Ecco cos’è un investimento.” “Penso che il culto della diversificazione sia una vera e propria follia.” “Per diventare ricchi occorre avere 10 milioni sul conto corrente, nel caso si presenti un buon affare.” “Se le persone non sbagliassero tanto spesso, noi non saremmo così ricchi.”
Leggere però è il primo imperativo della sua vita. “In tutta la mia vita non ho conosciuto persone sagge che non leggessero tutto il tempo, nessuno, zero – dice Munger – Rimarreste meravigliati se sapeste quanto legge Warren e quanto leggo io. I miei figli ridono di me. Pensano che sia un libro con un paio di gambe attaccate” dice Munger. E ancora: “È importante imparare di continuo, migliorare costantemente. Pensatelo come un rendimento composto del nostro intelletto. Più impariamo, più diventiamo ricchi.” “Dì la verità, così non dovrai ricordarti delle tue bugie.” “Riconoscere ciò che non sappiamo è l’alba della saggezza”. “Ogni anno trascorso senza rottamare una delle proprie idee più amate è un anno sprecato.”
“Mio padre Warren è la seconda persona più intelligente che conosca. La prima è Charlie Munger” ha detto Howard Buffett.
Qui sotto potete leggere un estratto del libro.