Un consiglio per tutti gli appassionati di Spazio e gli investitori di Virgin Galactic. Compratevi il libro “Test Gods: Virgin Galactic and the Making of a Modern Astronaut” scritto dal giornalista Nicholas Schmidle, e pubblicato il 4 maggio da Henry Holt and Co.
Indice
Nicholas Schmidle, figlio di uno dei Top Gun americani più famosi e rispettati dell’aviazione militare, racconta dall’interno di Virgin Galactic la straordinaria storia dei piloti collaudatori, degli ingegneri e dei visionari dietro la Virgin Galactic per costruire una società di turismo spaziale.
Si scopre che la strada di Virgin Galactic per il successo è stata molto lunga, partendo dagli anni Novanta per inseguire il sogno di Richard Branson di arrivare nello spazio. Che è fatta di idee geniali sviluppate da Burt Rutan che ha scelto di sviluppare un sistema di lancio composto da aereo-madre e astronave invece del classico razzo. Che è fatta di eroi tra piloti Top Gun che spingono i limiti della “busta” ogni volta più avanti. E di sacrifici personali e anche umani , perché nello spazio se qualcosa va male significa quasi sempre la morte di qualcuno.
Tra ingegneria, marketing e volo
Gli appassionati di ingegneria aeronautica e spaziale troveranno pane per i loro denti. Si parla di aerodinamica, di avionica, di motori e di pilotaggio in condizioni estreme.
Chi è amante del marketing scoprirà come Branson sia riuscito a vendere già negli Anni Novanta un sogno (che forse si realizzerà solo quest’anno) a tanti ricchi clienti: 200.000 dollari per un volo di un’ora ai limiti dell’atmosfera. E come ha fatto a tenerli stretti a sé anche se il sogno si spostava nel tempo, tra safari in Africa e feste a Necker Island!
A chi piacciono aerei, razzi e storie di aviazione il libro fornisce decine di aneddoti tra battaglie aeree, voli sperimentali, trucchi dei migliori piloti e incidenti.
La vita ai limiti dei personaggi
Il lettore e la lettrice amanti delle biografie troveranno storie appassionanti. Schmidle segue infatti i vari personaggi che entrano ed escono da questa avventura e ne racconta le storie professionali e di famiglia – Mark Stucky, il capo pilota collaudatore della Virgin; Richard Branson, l’eccentrico miliardario che finanzia l’impresa; Mike Moses, il presidente fermo e imperturbabile; Mike Alsbury, il pilota collaudatore ucciso in un incidente mortale da una sua negligenza; e tanti altri – attraverso una girandola di flashback tra la vita passata, il presente, i successi e i drammi personali e professionali.
Come dice uno dei personaggi, “non è importante la lunghezza della tua vita, ma la profondità con cui l’hai vissuta!” Una regola di tutti i piloti collaudatori che vivono sempre sul filo del rasoio.
Chi infine è interessato alla New Space Economy scoprirà l’intreccio tra le vite e i programmi di Branson, di Elon Musk, di Jeff Bezos e della NASA per rendere il turismo spaziale una realtà per la gente comune.
L’estratto gratuito da leggere subito
Avvincente e romanzesco, questo libro in inglese richiede un piccolo sforzo di lettura ma ne vale la pena. Qui potete leggere l’estratto gratuito e testare il vostro grado di comprensione della lingua d’Albione.
Una voce fuori dal coro: Seeking Alpha
Se la storia di Virgin Galactic vi ha appassionato, prima di correre in Borsa a comprare il suo titolo vi consiglio di leggere con attenzione l’analisi “Virgin Galactic Holdings, Inc.: Putting The Zero In Zero-G” appena uscita sul sito finanziario Seeking Alpha.
L’autore si chiede perché i grandi investitori (a iniziare dal fondo ARK) sembrano abbandonare la nave a un passo dalla meta sebbene il prezzo del titolo venga spinto nuovamente in bolla dai piccoli trader privati che ruotano attorno al social media Reddit (quello della bolla di Gamestop per intenderci, di cui abbiamo scritto in questo articolo).
La risposta potrebbe essere che i tanti ritardi dell’azienda abbiano permesso ai suoi due concorrenti diretti Elon Musk e Jeff Bezos di diventare molto pericolosi anche nel campo del turismo spaziale, con veicoli più performanti ed esperienze più coinvolgenti (ed economiche) del breve volo di pochi minuti che promette Virgin Galactic al prezzo di 250.000 dollari.
L’autore dell’analisi mette anche in discussione la sicurezza del volo dell’astronave di Virgin e il modello di business con le proiezioni di fatturato e redditività dell’azienda, che non ha ancora iniziato la commercializzazione dei suoi voli. Non tiene però conto dei contratti di ricerca che Virgin sta chiudendo con varie agenzie spaziali e aeronautiche, tra le quali ci sono NASA, Italian Air Force, e la Canadian Space Agency. E non tiene in considerazione che la piattaforma di volo potrà essere estesa a voli point-to-point ipersonici commerciali e militari in futuro.
Il grafico borsistico di SPCE
Guardando al grafico SPCE è facile vedere un titolo “ottovolante” guidato dalle news e dalla “mania” dei piccoli traders che entrano ed escono dal mercato a caccia dell’arricchimento facile sulle news rilasciate dall’azienda.
Come ho sempre detto ai miei clienti (ai quali avevo parlato del titolo ad aprile 2020 quando prezzava circa 19 dollari) e ai miei lettori in vari articoli del sito, considero il titolo SPCE un “biglietto della lotteria” almeno fino a che l’azienda non entri nell’operatività commerciale e provi che il modello di business funziona e che i suoi voli sono sicuri (per quanto possano essere tutti i lanci di razzi). Oggi SPCE è l’unico titolo quotato del turismo spaziale, ma potrebbero arrivare altre aziende a farle concorrenza nei cieli e in Borsa, che siano SpaceX o Blue Origin o qualche altra startup. Nello spazio e in Borsa la parola chiave è: prudenza!