Il 2020 sarà ricordato come “l’anno del virus” ma la pandemia di Covid-19 è solo l’ultima di una serie di epidemie che affondano le radici nella storia dell’umanità.
Lo spiega molto bene l’avvincente libro scritto nel 2012 dal divulgatore scientifico statunitense David Quammen, dal titolo “Spillover” e tradotto da Adelphi.
Il libro è un tomo di 600 pagine che si legge tutto d’un fiato come un romanzo d’avventura, o come un libro giallo dove l’assassino non è il maggiordomo ma un minuscolo e infido esserino che i cacciatori di virus cercano di stanare “nelle grotte della Malesia sulle cui pareti vivono migliaia di pipistrelli, o nel folto della foresta pluviale del Congo, alla ricerca di rarissimi, e apparentemente inoffensivi, gorilla.” come spiega la prefazione dell’editore Adelphi.
Dal libro il lettore “scoprirà che ciascuno di quegli animali, come i maiali, le zanzare o gli scimpanzé che si incontrano in altre pagine, può essere il vettore della prossima pandemia – di Nipah, Ebola, SARS, o di virus dormienti e ancora solo in parte conosciuti, che un piccolo spillover può trasmettere all’uomo” dice sempre Adelphi.
Il pregio di Quammen, che ha speso anni per intervistato decine di medici, cacciatori di virus, virologi e vittime di questi virus in tutto il mondo è di spiegare in modo semplice e appassionante che ogni epidemia è solo una delle tante che dovremo affrontare se l’attività umana continuerà a danneggiare la Natura anche in futuro.
Questa è la conclusione di Quammen, che è stato recentemente intervistato sul Covid-19: “Siamo stati noi a generare l’epidemia di Coronavirus. Potrebbe essere iniziata da un pipistrello in una grotta, ma è stata l’attività umana a scatenarla.” (David Quammen, The New York Times).
Buona lettura e auguri di un (più) Felice 2021.