L’economia dello spazio è uno dei settori meglio posizionati per crescere durante il Trump 2.0, essendo considerata un elemento chiave della strategia di sicurezza nazionale e della sfida tecnologica con la Cina.

Di New Space Economy ne abbiamo scritto in un capitolo del nostro libro “Investire nei megatrend del futuro“, ne abbiamo ampiamente scritto su questo sito (guardate la categoria di articoli “Geopolitica / Spazio“) e abbiamo anche creato un corso di formazione tematico su come investirci (guardate qui).

Oggi, Rahul Bhushan di ARK Invest Europe individua 3 aziende che risultano particolarmente interessanti, grazie al loro potenziale innovativo e ai progetti già in corso col governo americano: Iridium Communications (IRDM), Rocket Lab USA (RKLB) e Palantir Technologies (PLTR).

Rahul Bushan – Fonte: ARK Invest

La rielezione di Donald Trump potrebbe essere caratterizzata da una rinnovata attenzione e un’accelerazione nella volontà degli Stati Uniti di dominare nell’economia dello spazio. Un segno distintivo della prima amministrazione Trump è stata l’istituzione della U.S. Space Force nel 2019, che ha segnato una pietra miliare nell’integrazione dello spazio nelle strategie di sicurezza nazionale ed economica. 

I primi segnali del suo secondo mandato suggeriscono una continuazione – e un’amplificazione – di queste priorità, con un’enfasi sui partenariati pubblico-privato, un aumento dei finanziamenti e una spinta a superare i concorrenti globali, in particolare la Cina.

Un segno immediato di questo rinnovato vigore è la recente decisione del Pentagono di aumentare il budget per i servizi satellitari pLEO (Proliferated Low Earth Orbit). L’aumento – da 900 milioni di dollari a 13 miliardi di dollari fino al 2028 – sottolinea l’imperativo strategico di comunicazioni satellitari resilienti per scopi sia militari che civili. Questi sviluppi rappresentano una notevole opportunità per le società che innovano la tecnologia satellitare, i sistemi di lancio e l’analisi spaziale.

Sotto la guida di Trump, il governo degli Stati Uniti ha storicamente destinato ingenti risorse alle iniziative spaziali. La creazione della Space Force ha già rafforzato le capacità militari, ma ha anche creato un effetto a catena nel settore privato, stimolando l’innovazione e gli investimenti nelle tecnologie spaziali. La tendenza è destinata ad accelerare, con gli analisti che prevedono un’intensificazione dell’attività di distribuzione di satelliti, esplorazione lunare e missioni su Marte, oltre a una continua attenzione alle applicazioni per la sicurezza nazionale.

Alcune aziende, incluse anche nel nostro ETF ARK Artificial Intelligence & Robotics, sembrano pronte a beneficiare di queste tendenze. Tra queste pensiamo si debba guardare in particolare con attenzione a:

  • Iridium Communications (IRDM): Iridium gestisce una solida rete di 66 satelliti in orbita bassa, che consentono comunicazioni sicure e globali per applicazioni militari e civili. Nel 2024, l’azienda si è assicurata un contratto quinquennale da 94 milioni di dollari con lo Space Systems Command della U.S. Space Force, al fine di migliorare i servizi satellitari mobili e sostenere le infrastrutture di sicurezza. Questo fa seguito al successo del lancio di Project Stardust, un’iniziativa innovativa per integrare nella sua rete satellitare esistente i servizi di rete non terrestre basati sugli standard 5G Narrowband-Internet of Things (NB-IoT). Con l’evolversi delle tensioni geopolitiche e delle strategie di difesa, il ruolo di Iridium nel fornire una connettività sicura e ininterrotta continua a crescere, posizionandosi come un elemento chiave nella crescente economia spaziale.
  • Rocket Lab USA (RKLB): Rocket Lab USA si è affermata come leader nei lanci di piccoli satelliti, una capacità critica per le applicazioni commerciali e di difesa. Il suo razzo Electron, progettato per il dispiegamento rapido e dedicato di satelliti, soddisfa l’esigenza del governo degli Stati Uniti di soluzioni di lancio reattive e scalabili. Nel 2024, l’azienda ha portato avanti lo sviluppo del razzo Neutron, aggiudicandosi un contratto di lancio multiplo per questo veicolo a medio raggio, che dovrebbe svolgere un ruolo chiave nelle future missioni spaziali.  Con la sua comprovata esperienza e il suo approccio innovativo all’accesso allo spazio, Rocket Lab rimane all’avanguardia nel consentire la prossima generazione di costellazioni satellitari e di infrastrutture per la sicurezza nazionale.
  • Palantir Technologies (PLTR): Palantir Technologies, nota per la sua esperienza nell’analisi dei dati, sta espandendo la sua presenza nel settore spaziale. Le piattaforme dell’azienda migliorano il processo decisionale per le operazioni satellitari, l’osservazione della Terra e le strategie di difesa spaziale. Nel 2024, Palantir si è assicurata un contratto da 480 milioni di dollari dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per sviluppare il Maven Smart System, una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale progettata per elaborare grandi quantità di dati provenienti da varie fonti e identificare i punti di interesse militare.

Inoltre, Palantir ha collaborato con Anthropic e Amazon Web Services per integrare i modelli di intelligenza artificiale nelle operazioni di difesa e di intelligence, consolidando ulteriormente il suo ruolo nella sicurezza nazionale.  La capacità di Palantir di sintetizzare dati complessi in intuizioni strategiche diventa sempre più vitale, posizionandosi come attore chiave nell’economia spaziale in evoluzione.

La priorità data dall’amministrazione Trump allo spazio rappresenta dunque un’opportunità economica. Promuovendo i partenariati pubblico-privati, ampliando i bilanci per la difesa e ponendo l’accento sull’innovazione, gli Stati Uniti stanno catalizzando una nuova era di crescita per le aziende dell’economia spaziale.

Per gli investitori esistono numerose opportunità interessanti per sfruttare il potenziale di trasformazione dell’economia spaziale. Tra questi, gli operatori satellitari, i fornitori di lanci e un più ampio spettro di settori orientati all’innovazione e potenzialmente destinati a prosperare durante questa amministrazione, tra cui l’intelligenza artificiale, la robotica e la rivoluzione genomica.

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