Semiconduttori e titoli dell’AI nelle ultime settimane hanno sostenuto i mercati. L’eccitazione e il clamore per l’intelligenza artificiale hanno spinto i titoli dei semiconduttori ai massimi livelli dal gennaio 2010 e Nvidia ha più volte aggiornato i propri record.
L’analisi dei titoli dell’AI è di Simone Di Biase, Head of Relationship Management di BG SAXO.
Sotto la superficie dell’AI c’è debolezza nei titoli azionari
Se osserviamo i titoli azionari globali delle ultime settimane, notiamo risultati leggermente in calo, con i semiconduttori che si distinguono, però, per un rally del 6,7% grazie all’entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale, con il CEO di Nvidia che ha parlato di una nuova era che durerà 10 anni. Tuttavia, se guardiamo al di fuori dei segmenti legati all’AI, la scorsa settimana la maggior parte del mercato azionario globale è stata in calo, con i settori quali i pagamenti, il lusso, gli energetici – sotto diversa forma – e la medicina NextGen a guidare i ribassi.
Uno sviluppo preoccupante per i mercati azionari il cui andamento evidenzia che i titoli legati all’AI hanno fatto la maggior parte del lavoro pesante. Tuttavia, queste dinamiche non sono prive di conseguenze. Questa frenesia di “entrare nell’Intelligenza Artificiale” ha spinto il settore dei semiconduttori alla valutazione più alta di sempre, misurata su EV/EBITDA a 12 mesi, che tiene già conto delle aspettative di EBITDA per il prossimo anno. A 18,7x il settore dei semiconduttori è ora valutato il 72% in più rispetto al mercato azionario globale, aumentando le aspettative a livelli che potrebbero potenzialmente deludere gli investitori nei prossimi anni.
Nvidia supera 1 trilione di dollari di market cap
Nvidia, il principale produttore di GPU utilizzate per lo sviluppo e la ricerca sull’AI, è il leader dell’attuale fase di hype del settore ed è in rialzo: il suo valore di mercato è arrivato al di sopra di 1 trilione di dollari per la prima volta nella sua storia.
La valutazione di Nvidia ha raggiunto paradossalmente livelli difficili da accettare razionalmente, in quanto estremamente elevata. Naturalmente c’è sempre spazio per una eccezione nella vita e nel mercato azionario e Nvidia potrebbe rappresentarla bene, ma la probabilità che questo continui a verificarsi, sulla base dell’esperienza passata, è molto bassa. Con un rapporto di 22 volte il fatturato a 12 mesi, le aspettative per Nvidia sono incredibilmente alte e il titolo si colloca nel decile superiore dell’indice Russell 1000 per quanto riguarda l’EV/Sales a 12 mesi.
Se si effettua un backtest del fattore EV/Sales a 12 mesi negli ultimi 25 anni, il primo decile (i titoli con il rapporto EV/Sales più elevato) ha avuto un rendimento annualizzato del 4%, mentre il decile più basso ha avuto un rendimento annualizzato del 16,7%. In altre parole, i titoli “noiosi” tendevano a superare le aspettative, mentre i titoli più interessanti tendevano a deludere gli investitori. Questo dato storico è un’importante variabile decisionale per gli investitori che stanno valutando la possibilità di acquistare azioni Nvidia.
Per molti versi, l’attuale bolla dell’Intelligenza Artificiale sembra un’eco della bolla delle dot-com e, in tempi recenti, di quella delle criptovalute e delle blockchain. C’è un gruppo di influencer sui social media che sta montando un grosso sensazionalismo legato all’AI per trarre vantaggio dalla “next big thing” e che distorce le aspettative delle persone sul futuro, creando bolle nei mercati azionari.
Ricordate i giorni in cui ci era stato promesso che le tecnologie blockchain e self-driving car avrebbero rivoluzionato i mercati finanziari e permesso di sorseggiare il cappuccino mentre l’auto vi portava al lavoro? Ecco potremmo essere nuovamente a quel punto.