Un mio vecchio paper di ricerca datato 2016, che sta ottenendo ancora grande successo. Le statistiche aggiornate danno 600 reads sul portale scientifico ResearchGate.net e ben 1914 (and counting…) download sul sito dell’editore. Essendo il paper in inglese gli accessi arrivano un po’ da tutto il mondo.
Se non l’avete ancora letto, vi consiglio di farlo perché raramente ho scritto qualcosa di così completo e sintetico (8 pagine con tanti grafici). Mi ha stupito la longevità del paper che trattando la robotica come “materia di investimento” è ancora fresco nei concetti espressi e pertanto ve lo ripropongo.
Dove nasce il paper di ricerca
Dopo la mia partecipazione alla Israeli Robotics Conference di Tel Aviv mi è arrivato l’invito dell’editore del Journal of Mechanics Engineering and Automation a scrivere un paper di ricerca sulle opportunità d’investimento in robotica. Una richiesta molto particolare visto che il taglio della rivista scientifica era (e resta) prettamente ingegneristico.
A distanza di cinque anni posso affermare che pubblicare un paper di natura economica-finanziaria in una rivista per ingegneri e scienziati è stato un successo (oltre 2.500 lettori, varie citazioni e riferimenti in altri lavori scientifici e divulgativi).
La mia tesi della bolla della robotica
Il paper è ancora attuale e la sua lettura oggi dimostra la correttezza della mia tesi che nel 2016 paragonava la crescita della bolla dei titoli di robotica (poi mutata nella bolla dei titoli di intelligenza artificiale nel 2018, e oggi nella bolla dei titoli FAANG) con la bolla dei titoli Internet gonfiatasi tra il 1995 e marzo 2000.
Sebbene il mercato azionario dei titoli di robotica ed AI si sia evoluto dal 2016 a oggi i principi cardine e i fattori di rischio e opportunità per questo tipo di investimenti non sono cambiati. Ricordiamoci che si parla di tecnologie avanzate che solleticano l’attenzione dei media (in cerca di scoop e copertine a effetto come “i robot rubano il lavoro” o “l’Intelligenza artificiale è etica?”) che a loro volta incuriosiscono gli investitori privati in cerca di titoli X-bagger (termine con cui si intendono quei titoli ad alto rischio ma potenzialmente esplosivi, che possono raddoppiare, triplicare o decuplicare il loro valore in breve tempo).
Chi investe in robotica tra i grandi players
Come sottolineo nel paper, gli investitori privati sono spesso gli ultimi a venire a conoscenza di nuovi settori e nuove tecnologie in cui investire. La figura qui sotto, tratta dal mio paper, mostra infatti gli investimenti a pioggia nella robotica effettuati dalle grandi case già molti anni prima del “parco buoi” di investitori privati. Che infatti, solitamente, nella corsa per diventare ricchi in fretta restano con il classico cerino acceso in mano…
Per leggere il paper (in inglese) cliccare su questo link e scaricare il file Pdf. Buona lettura!