Ebbene sì, questa domenica per la recensione del libro ho dato spazio alla fantasia e voglio proporvi un veloce ritorno all’infanzia. Chi non ha invidiato Paperon de’ Paperoni e le sue immense ricchezze? Magari non diventeremo ricchi come lui però le sue storie sono sempre divertenti.
In questo “Le più belle storie di Zio Paperone” l’editore Giunti ha raccolto undici fumetti di varie epoche. Il libro si apre con una citazione che è tutto un programma. Dice Zio Paperone: «Non posso continuare a perdere un miliardo al minuto! Se vado avanti così, fra seicento anni sarò rovinato!» (da. Paperino e la clessidra magica, 1950).
Se questa affermazione fa ridere noi umani, purtroppo per una creatura immortale come un fumetto seicento anni passano in fretta. Zio Paperone ha fatto la sua prima comparsa nel dicembre del 1947 e all’inizio ha un carattere duro ed egoista. Poi con il passare degli anni e dei decenni e tra un po’ del secolo, il personaggio acquista tratti umani con aspetti emotivi e debolezze che lo rendono più simpatico ai lettori. Forse non lo sapete ma l’inventore della saga dei paperi, Carl Barks, si era inspirato nel creare Paperone al personaggio di Ebenezer Scrooge del Canto di Natale di Charles Dickens, tanto che il nome anglosassone di Zio Paperone è Scrooge McDuck. E forse non sapete che sempre Barks aveva pensato anche alla data di morte di Zio Paperone che doveva essere esattamente 100 anni dopo la nascita del papero nella finzione (1867) tanto che tutte le storie originarie di Zio Paperone sono ambientate negli Anni Cinquanta a Paperopoli e non mai oltre il 1967.
Nel libro di Giunti Editore ritroviamo tutti i personaggi più amati da noi “bambini”: Zio Paperino, Qui, Quo, Qua, zia Amelia, Archimede, il cugino disgraziato Rockerduck e Brigitta.
Il libro porta messaggi e insegnamenti anche per noi investitori. A iniziare dall’attaccamento al denaro di Paperone; Zio Paperone non è un taccagno, come può sembrare a prima vista (o lettura) ma è solo tanto appassionato del risultato del suo duro lavoro (una montagna di monete) che gli piange il cuore a doversene separare: insomma, ha sviluppato il tipico attaccamento alle monete del collezionista. Anche se fosse per ripianare i debiti del solito incapace Paperino.
Zio Paperone ha un carattere tenace e forte, non si arrende mai e cerca sempre nuove opportunità per diventare il più ricco del Club dei Miliardari. Quindi, una lezione di vita da un personaggio che ci sprona a lavorare duro anche sui mercati finanziari, a non arrenderci all’irrazionalità del momento, ai sali e scendi della vita e del nostro portafoglio titoli, anche quando sembra che non ci sia nessun rimedio alle perdite di Borsa più profonde che ci gettano nella disperazione. Perché ricordatevi che «Nessuno è veramente povero finché ha accanto qualcuno che gli vuole bene!» (da: Zio Paperone e l’ultima avventura, 2013).
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