qualche giorno fa mi è stato regalato il nuovo libro di Pablo Trincia, noto per il suo lavoro investigativo e il suo approccio al giornalismo narrativo, dal titolo “Come nascono le storie: Il mio viaggio nell’arte di raccontare“, edito da ROI Edizioni.
Ne faccio la recensione perché oltre a essere un libro dalla prosa veloce e godibile (io l’ho letto in un paio di sere) il lavoro di trincia non solo un manuale per aspiranti storyteller, ma anche uno strumento prezioso per chi si occupa di analisi dei mercati finanziari.
E in questa recensione vi spiego il perché.
Come spiega il titolo, Pablo Trincia esplora il potere della narrazione e il processo creativo che sta dietro alle storie. L’autore, noto per il suo lavoro nel mondo dei podcast, offre ai lettori una riflessione profonda su come ogni storia, anche quelle apparentemente banali, possa rivelarsi straordinaria attraverso uno sguardo attento e curioso.
Il libro non è un manuale tradizionale, ma un racconto scritto in prima persona che guida il lettore attraverso le fasi della creazione di una storia. Trincia condivide le sue esperienze personali, mostrando come sia possibile “infilarsi dentro le cose” per scoprire le storie che esse custodiscono. L’esempio dell’ascensore Otis è a mio avviso grandioso.
Attraverso aneddoti e esempi concreti, l’autore illustra l’importanza di una ricerca approfondita e di un approccio empatico verso i soggetti delle proprie narrazioni. Tenete presente che trincia è specializzato nel narrare storie di uomini (e donne): l’affondamento della Costa Concordia, l’omicidio di Elisa Claps del 1993 e così via. Quindi storie dove ci vuole una grande capacità di empatizzare con gli intervistati, cosa che a trincia riesce bene.
Una delle idee centrali del libro è che ogni elemento della realtà ha una storia da raccontare. Questo concetto è particolarmente rilevante anche per chi si occupa di analisi dei mercati finanziari, come ho accennato sopra. Gli analisti possono trarre ispirazione dalla metodologia di Trincia, imparando a cercare le narrazioni dietro ai dati economici e alle tendenze di mercato.
I suggerimenti di Trincia possono essere utili per gli analisti finanziari in vari modi: nella ricerca delle storie per esempio. Così come Trincia incoraggia a esplorare la vita delle persone per trovare storie significative, gli analisti possono applicare questo approccio per esaminare i dati economici e identificare le storie sottostanti che influenzano i mercati; o nella struttura narrativa: gli analisti possono utilizzare tecniche narrative per presentare i loro dati in modo più coinvolgente, facilitando la comprensione delle dinamiche complesse del mercato. O nel caso del tema caro all’autore della empatia e connessione con il soggetto raccontato. Allo stesso modo, gli analisti dovrebbero considerare l’impatto umano delle loro analisi, comprendendo come le decisioni economiche influenzino la vita delle persone. E infine, l’attenzione ai dettagli: Il libro evidenzia come i dettagli possano arricchire una storia, soprattutto se creiamo un podcast. Ecco, a mio avviso, i suggerimenti di Trincia sono utili agli analisti finanziari che devono prestare attenzione ai particolari nei dati economici, poiché anche piccole variazioni possono avere significative ripercussioni sui mercati.
In definitiva, per chi lavora nei mercati finanziari, apprendere a riconoscere e raccontare le storie dietro ai numeri può rappresentare un vantaggio competitivo. La narrazione non solo rende i dati più accessibili, ma può anche aiutare a comprendere meglio le dinamiche emotive che muovono i mercati.
Concludendo, il libro di Trincia è una lettura consigliata non solo per aspiranti scrittori o podcaster, ma anche per chi desidera affinare la propria capacità di analisi nel complesso mondo della finanza.
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