Due giorni fa abbiamo parlato dell’oro e delle potenzialità future. Oggi parliamo del suo fratellino minore, metallo prezioso e industriale: l’argento. Lo facciamo con un vero esperto del settore, Chris Mahoney, gestore del Jupiter Gold & Silver Fund.
Negli ultimi mesi si è parlato molto della performance dell’oro, che ha registrato un incremento del +22% da inizio anno, superando la maggior parte delle principali asset class e raggiungendo nuovi massimi storici. Si è parlato meno dell’aumento del +21% dell’argento, ma è proprio l’argento che a nostro avviso offre le migliori opportunità.
L’oro e l’argento sono entrambi metalli monetari (cioè storicamente sono stati usati come denaro) e il loro prezzo è influenzato in buona parte dalle aspettative sui tassi di interesse reali. Sia l’oro che l’argento si muovono inversamente rispetto alle aspettative su questi ultimi, ovvero aspettative di tassi di interesse reali più bassi tendono a determinare prezzi più alti per oro e argento. I mercati rialzisti per questi due metalli di solito si verifichino simultaneamente: l’argento che tende a seguire l’oro all’inizio, ma spesso finisce per sovraperformarlo durante l’intero periodo rialzista.
A nostro avviso, l’argento è un investimento molto interessante al prezzo attuale di 28,68 dollari. Il rapporto oro/argento, una misura del valore relativo del secondo rispetto al primo, suggerisce che l’argento è economico rispetto all’oro. Questo rapporto, che si calcola dividendo il prezzo dell’oro per oncia troy per il prezzo dell’argento per oncia troy, è attualmente pari a 87,59. Cioè, un’oncia d’oro compra 87,59 once d’argento. Per contestualizzare, questo rapporto ha avuto una media di 19,9 dal 1970 ed è sceso fino a 15,9 durante quel periodo. A differenza dell’oro, quindi, l’argento è ancora lontano dal suo massimo storico. Mentre l’oro ha meno dell’1% di potenziale di aumento rispetto al suo massimo, l’avanzamento dell’argento verso il suo massimo storico porterebbe a un rally del 72%.
Le dinamiche di domanda e offerta dell’argento ci portano a essere ottimisti su questo metallo, che è tra i migliori conduttori elettrici e termici. Il mercato dell’argento è estremamente stretto e, secondo le stime del Silver Institute, nel 2024 ci sarà un deficit globale di argento di 215 milioni di once. L’argento è un metallo essenziale per molti prodotti e le sue proprietà uniche lo rendono spesso insostituibile. Questo, unitamente al fatto che viene utilizzato in quantità relativamente piccole (cioè è una componente chiave ma ne viene impiegato poco per volta), significa che il lato della domanda comprende acquirenti poco sensibili all’oscillazione dei prezzi. L’offerta mineraria di argento è rimasta stabile negli ultimi anni, mentre la domanda industriale di argento per pannelli solari, batterie e altre tecnologie è in crescita. La maggior parte dell’argento arriva come sottoprodotto dell’estrazione di altri metalli (come piombo, zinco, rame o oro) e c’è una scarsità di giacimenti argentiferi non ancora sviluppati e su larga scala. Questo significa che un prezzo dell’argento più alto non porterà a una serie di nuove miniere a prevalenza di argento in grado di aumentare significativamente l’offerta.
Oltre ad acquistare argento fisico, esprimiamo il nostro ottimismo sul prezzo dell’argento investendo in aziende estrattrici. Possediamo azioni di aziende minerarie di argento ben gestite, economiche e con leva operativa, e ci aspettiamo che queste azioni superino significativamente il prezzo dell’argento durante il prossimo mercato rialzista.