Forse perché la Gran Bretagna è ormai fuori dalla Europa dopo la traumatica Brexit del 2016, forse perché siamo continentali, forse perché operare sui mercati inglesi richiede lo sforzo di cambiare euro con sterline, ma anche sul nostro sito parliamo ben poco di quanto accade sul mercato di Albione, tranne che nel report intermarket mensile dove non manca mai l’analisi del FTSE 100.

Oggi facciamo ammenda proponendovi  un commento sulle prossime possibili mosse della Banca d’Inghilterra a cura di Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO Asset Management di Union Bancaire Privée (UBP).

Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO Asset Management di Union Bancaire Privée (UBP)

Introduzione

Il sentiment di mercato nel Regno Unito ha subito un colpo. Gli indici britannici sono rimasti indietro rispetto agli altri paesi sviluppati dopo la Brexit e in seguito all’aumento del costo della vita. Tuttavia, vediamo un lato positivo: a nostro avviso un’economia in miglioramento e valutazioni azionarie interessanti attireranno nuovamente gli investitori sul mercato azionario UK.

La potenza di fuoco della Bank of England

Poiché l’inflazione ha iniziato a decelerare rispetto al picco raggiunto nel 2022, la Banca d’Inghilterra (BoE) si trova ora con un ampio margine d’azione. Le proiezioni indicano un calo del costo della vita al 2% su base annua, e si prevede che nei prossimi trimestri si manterrà in un range tra il 2 e il 2,5%. Questo suggerisce che la BoE probabilmente ridurrà il suo tasso di interesse principale dal 5,25% al 4% nel corso di quest’anno, con ulteriori tagli previsti nel 2025, puntando a un tasso finale tra il 3,50% e il 3,25%.

Inoltre, l’attuale recessione tecnica del Regno Unito (definita da due trimestri consecutivi di crescita negativa) sta incrementando la capacità di intervento della BoE, che può scegliere un ciclo di allentamento più aggressivo rispetto al tasso massimo del 4% della Banca Centrale Europea.

Grafico del GILT e del suo rendimento – Elaborazione di andrea Forni con TradingView

Secondo le nostre previsioni, l’economia UK dovrebbe uscire dalla recessione nei prossimi mesi. La crescita economica dovrebbe riprendere slancio nel secondo trimestre, grazie all’aumento del potere d’acquisto e della domanda interna dopo un periodo caratterizzato da un calo del tenore di vita. Il mercato del lavoro ancora sano e un settore immobiliare in ripresa dopo tre anni difficili sono altri due fattori che contribuiscono ad aumentare la nostra fiducia verso questo mercato ora sottovalutato.

Momentum in miglioramento e valutazioni interessanti

Con valutazioni azionarie depresse, gli indici UK potrebbero presto subire una rivalutazione, invogliando gli investitori a tornare sul mercato azionario del Regno Unito. Ad esempio, l’indice FTSE 250 scambia con uno sconto di circa il 40% rispetto alle azioni globali, il che presenta opportunità promettenti nelle società a orientamento nazionale, a condizione che gli investitori scelgano con cura i titoli.

Grafico trentennale del FTSE 250 Index – Elaborazione di andrea Forni con TradingView

Foto di copertina di Burst: https://www.pexels.com/it-it/foto/architettura-auto-cabina-telefonica-centro-citta-374815/

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