Dopo la sbornia per Nvidia e ChatGPT la rivoluzione dell’intelligenza artificiale sta entrando in una nuova fase: come avvenuto nei cicli tecnologici precedenti, sempre di più l’attenzione si sta spostando dal lato hardware a quello software, dove arriveranno le innovazioni più importanti e con maggior impatto sulla produttività.
Lo sostiene Rahul Bhushan di ARK Invest Europe nell’analisi di seguito, dove paragona l’attuale fase dell’IA alle evoluzioni tecnologiche del passato, dall’avvento dei personal computer a quello degli smartphone, indicando alcune aziende che stanno emergendo come leader.
Nel corso della storia, le rivoluzioni tecnologiche sono spesso state innescate da innovazioni nell’hardware, che hanno poi posto le basi per successive trasformazioni lato software. Questo ciclo si è ripetuto nelle varie fasi della tecnologia, con aziende che sono riuscite a imporsi come leader sia in un aspetto che nell’altro.
Tendenzialmente, i grandi cambiamenti tecnologici iniziano proprio con i progressi dell’hardware. IBM e Apple, ad esempio, sono state pioniere della rivoluzione del personal computing: IBM ha introdotto il PC IBM all’inizio degli anni ’80, mentre Apple ha portato il personal computer nelle case con il Macintosh nel 1984. Apple ha svolto un ruolo fondamentale anche nell’avvento degli smartphone, ridefinendo l’hardware mobile con il lancio dell’iPhone nel 2007. Nel settore dei semiconduttori, che ha costituito la spina dorsale degli hardware informatici, Intel è si è imposta come leader con le CPU, mentre NVIDIA ha rivoluzionato l’elaborazione grafica con le sue GPU. Guardando all’elettronica di consumo, aziende come Sony e Panasonic hanno dominato il mondo delle innovazioni hardware come TV, sistemi audio e console per il gaming.
Quando però l’hardware raggiunge la maturità e viene ampiamente adottato, l’attenzione si sposta sullo sviluppo del software, dove avviene la maggior parte della creazione di valore.
Tornando agli esempi precedenti, dopo l’impennata iniziale dei personal computer, Microsoft ha conquistato il centro della scena fornendo il suo sistema operativo Windows e la suite di produttività Office, che sono diventati onnipresenti nei pc di tutto il mondo. Google ha costruito il suo impero sul lato software della rivoluzione di Internet, e l’avvento degli smartphone ha generato anche altri giganti software come Facebook e Instagram (oggi Meta), mentre Apple ha trasferito gran parte del valore del suo ecosistema in servizi software come iOS e App Store.
Con l’ascesa del cloud computing, inoltre, l’hardware di aziende come Amazon (AWS), Microsoft (Azure) e la stessa Google (Google Cloud) è stato astratto in infrastrutture virtuali, consentendo una nuova era di servizi e applicazioni software. Società come Salesforce, Zoom e Slack hanno capitalizzato su questa base cloud, fornendo applicazioni che hanno rivoluzionato la comunicazione e la collaborazione aziendale, mentre nel settore del gaming sviluppatori come Epic Games e Activision Blizzard hanno costruito ecosistemi altamente redditizi attorno ai loro giochi.
La prossima grande rivoluzione tecnologica, l’intelligenza artificiale, sta sperimentando un ciclo simile. Sulla base hardware creata da aziende come NVIDIA, realtà come OpenAI e Google DeepMind si stanno imponendo come leader nei nuovi modelli di IA. Palantir e Databricks sono invece all’avanguardia nelle piattaforme di analisi dei dati e apprendimento automatico: i loro software consentono alle aziende di sfruttare vasti set di dati per ottenere informazioni utili.
Altri nomi interessanti sono Cloudflare e Unity: Cloudflare fornisce un software fondamentale che ottimizza e protegge i servizi web, mentre Unity sta trasformando il gaming, la realtà virtuale e lo sviluppo di contenuti 3D in tempo reale.
Le stesse aziende hardware finiscono poi per spostarsi a loro volta sul software. NVIDIA è un esempio lampante: dopo aver stabilito la propria posizione dominante nell’hardware delle GPU, si è espansa nel software AI con piattaforme come CUDA, supportando i progressi nell’apprendimento automatico e nella scienza dei dati.
Dai veicoli autonomi ai sistemi decisionali intelligenti, l’intelligenza artificiale sta modificando radicalmente il nostro modo di vivere, lavorare e interagire con il mondo. Il ritmo del cambiamento sta accelerando e per questo la posta in gioco per gli investitori è molto alta. La domanda cruciale da porsi, in questa fase, è se si sta puntando sulla parte giusta della rivoluzione in corso, in cui il segmento software avrà un impatto sempre più importante.