L’innovazione rappresenta la strada per il perseguimento dell’obiettivo dell’impresa ovvero perdurare nel tempo.
L’imprenditore lo fa per necessità, per definizione, perché non ha altra strada e lo fa quotidianamente dovendo reinventarsi in ogni suo aspetto: organizzativo, commerciale, produttivo, di marketing, ecc.
Non c’è bisogno di appartenere alla categoria delle startup innovative per realizzarla.
In questo post parleremo proprio di imprese tradizionali che, grazie all’intuito e alla perseveranza dell’imprenditore, realizzano qualcosa che prima non c’era.
“Innova zione“, ricerca e sviluppo tecnologico
Spesso si confonde l’oggetto della discussione con la ricerca e con la tecnologia. A parere di chi scrive, l’oggetto della discussione contiene la ricerca e lo sviluppo della tecnologia. Innovare è l’azione, di cui la ricerca e la tecnologia sono due grandi ambiti.
Perché ci può essere “innova zione” senza ricerca (si pensi al genio umano e al suo intuito), così come ci può essere “innova zione” senza tecnologia (si pensi alla potenza che ha il rompere gli schemi, uscire fuori dalla propria zona di confort).
Ricerca e tecnologia invece producono senza dubbio “innova zione” e azione innovativa, offrendo la possibilità di rivedere le cose in modo diverso per effetto di modifiche ripensate su processi o prodotti.
Definizione di innovazione
Per trovare una definizione di innovazione prendo in prestito quanto riportato da Treccani.
Innovazióne s. f. [dal lat. tardo innovatio –onis].
a. L’atto, l’opera di innovare, cioè di introdurre nuovi sistemi, nuovi ordinamenti, nuovi metodi di produzione e sim.
b. In senso concreto, ogni novità, mutamento, trasformazione che modifichi radicalmente o provochi comunque un efficace svecchiamento in un ordinamento politico o sociale, in un metodo di produzione, in una tecnica, ecc.
Treccani
Esempio di innovazione di prodotto
Nell’intervista realizzata con Andrea Colitta, dell’omonima pasticceria di Cellino San Marco (BR) si è offerto un esempio concreto di “innovazione di prodotto“.
Particolarmente apprezzabile perché è arrivata in un settore tradizionale, come il food, e soprattutto da parte di un’impresa artigianale operante in un settore artigianale (come la pasticceria).
Per fare innovazione di prodotto è possibile scegliere 2 strade: farla all’interno, con grande sacrificio di chi la realizza, oppure acquisirla dall’esterno.
A parere di chi scrive, è preferibile la prima ma bisogna avere la certa predisposizione.
E’ necessario mettersi costantemente in discussione e questo diventa sempre più difficile con l’acquisizione dell’esperienza ed al radicamento di abitudini e modi di fare!
Andrea ha voluto diversificare la commercializzazione dei suoi prodotti per mezzo di un KIT, un kit specifico per dare lustro e modalità di fruizione diversa del dolce tipico leccese: il pasticciotto.
Si è passati dal bisogno di mangiare, fisiologico di prima specie (nella piramide di Maslow) alla creazione di una nuova esperienza di consumo!
Non si è fermato però al solito, è andato oltre rompendo gli schemi e cercando nuovi mercati nei senza glutine e senza lattosio, nel senza zucchero e nel vegan!
Un’esperienza insomma tutta da ascoltare! Qui sotto due video: il primo con l’intervista (a questo link), il secondo con la ricetta per cucinare il Pasticciotto.
E qui sotto la ricetta per cucinare il Pasticciotto con il Kit (a questo link).