All’inizio di dicembre l’UE e l’ASEAN hanno deciso insieme di istituire un partenariato strategico. È utile soffermarsi sul lungo cammino che ha portato a questa decisione storica e sul suo significato. L’UE e l’ASEAN sono, in sostanza, “partner in materia di integrazione” che si impegnano insieme per trovare soluzioni multilaterali.

In questo articolo vi riporto il pensiero di Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e Vicepresidente della Commissione Europea, che è stato pubblicato di recente sul blog della stessa Commissione.

Cos’è l’ASEAN

Come spiega la voce di Wikipedia, l’ASEAN (Association of South-East Asian Nations) è un’organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel sud-est asiatico, a cui è collegata l’omonima area di libero scambio, a sua volta collegata con singoli accordi all’Australia, Nuova Zelanda, Repubblica Popolare Cinese, Corea del Sud e Giappone, tale per cui ognuno di questi stati ha un accordo di libero scambio con l’ASEAN.

L’ASEAN è stata fondata nel 1967 con lo scopo principale di promuovere la cooperazione e l’assistenza reciproca fra gli stati membri per accelerare il progresso economico e aumentare la stabilità della regione.

L’ASEAN mantiene una rete globale di alleanze e partner di dialogo ed è considerata da alcuni come una potenza globale e un’organizzazione di spicco e influente. È uno dei principali partner dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) con il quale sviluppa un modello di cooperazione per la pace, la stabilità, lo sviluppo e la sostenibilità dell’Asia.

Tutte le attività dell’ASEAN sono documentate nel loro sito che è una vera miniera di informazioni e dati per qualsiasi investitore che voglia capirci di più.

E’ possibile vedere un breve video di 5 minuti che spiega tutto quello che c’è da sapere sull’ASEAN (in inglese) a questo link di Youtube o cliccando qui sotto.

Il partenariato strategico

Secondo Borrell: “L’UE e l’ASEAN sono, in sostanza, “partner in materia di integrazione” che si impegnano insieme per trovare soluzioni multilaterali.

Per parlare di partenariato Europa – ASEAN dobbiamo prima spiegare il ruolo del SEAE, ovvero il servizio europeo per l’azione esterna, una specie di corpo diplomatico della EU. Quest’anno si è compiuto il decimo anniversario del SEAE.

Nel corso dei dieci anni di attività del SEAE si è assistito a un progresso costante delle relazioni tra l’UE e l’ASEAN, talvolta veloce, altre volte più lento, ma comunque sempre con lo stesso obiettivo. Dieci anni fa l’ASEAN e i suoi partner hanno in effetti modificato uno dei loro trattati fondamentali, ossia il trattato di amicizia e cooperazione nel Sud-est asiatico, per consentire l’adesione alle organizzazioni regionali, anziché ai soli Stati.

L’UE ha firmato il trattato nel 2012 ed è ad oggi l’unica organizzazione regionale ad averlo fatto. Catherine Ashton ha co-presieduto la riunione ministeriale UE-ASEAN del 2014, nel corso della quale si era convenuto per la prima volta di far evolvere le relazioni in un partenariato strategico. Nel 2016, spiega ancora Borrell, “abbiamo avviato la missione dell’UE presso l’ASEAN con la nomina di un ambasciatore speciale e nel corso di questo decennio abbiamo assistito al riconoscimento di Corea, India, Australia, USA, Nuova Zelanda e Russia, oltre a Cina e Giappone, come partener strategici dell’ASEAN”. Mancava l’Unione Europea.

L’ASEAN e le crescenti tensioni tra USA e Cina

Le crescenti tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina hanno innescato una nuova dinamica nella regione. L’ASEAN non vuole scegliere da che parte stare e la UE non le chiede di farlo. Di fronte a questa rivalità, tuttavia, sta cercando nuovi pilastri a sostegno della propria stabilità e prosperità. L’affidabilità e la coerenza dell’UE sono pregi sempre più apprezzati.

Coloro che nella regione li hanno difesi con più forza a livello politico, vale a dire l’UE e il Giappone, sono sempre più riconosciuti come i partner più affidabili per quanto riguarda il sostegno all’ordine internazionale basato su regole, sebbene noi non siamo considerati gli interlocutori più potenti nella regione.

Ci saranno sempre delle differenze tra gli amici, e ciò vale anche per l’UE e l’ASEAN. Nel corso degli ultimi anni, una delle difficoltà incontrate nelle nostre relazioni ha riguardato l’olio di palma e il suo posto tra i nostri biocarburanti.

Sia l’ASEAN che l’UE si sono rese conto che le singole divergenze non devono offuscare la visione dell’interesse strategico generale. Gli interessi in comune sono numerosi, a cominciare da quelli immediati, come la cooperazione internazionale in materia di vaccini, la ricostruzione delle nostre economie e la prudente riapertura dei nostri paesi, fino a priorità generali come la promozione di un multilateralismo efficace e di un ordine internazionale basato su regole.

I nostri partner del Sud-est asiatico hanno apprezzato l’impegno da noi profuso nel lungo termine a favore della regione e della sua integrazione attraverso numerose attività in corso finanziate dall’UE, così come la risposta del nostro “Team Europa” alla pandemia.

È importante che l’UE rafforzi la sua presenza nella regione per quanto riguarda la sicurezza. Per la prima volta un alto rappresentante dell’Unione è stato invitato alla riunione dei ministri della Difesa dell’ASEAN Plus (che comprende ASEAN, USA, Cina, Giappone, India, Australia, Nuova Zelanda) svoltasi il 9 dicembre, data che segnava il decimo anniversario anche di tale raggruppamento.

L’UE e il suo impegno in Asia

In questo contesto infine Borrell spiega che “siamo pronti a rafforzare il nostro impegno in Asia e con l’Asia. Il SEAE e i nostri Stati membri vantano competenze specifiche, ad esempio, nell’ambito del mantenimento della pace, grazie alle operazioni in cui siamo impegnati in tutto il mondo, o in materia di sicurezza marittima e informatica. Dovremmo far leva sul numero crescente di dialoghi in materia di sicurezza e di accordi quadro di partecipazione al fine della partecipazione a missioni a fianco dei nostri partner nella regione indo-pacifica nell’ambito della politica di sicurezza e di difesa comune. Dovremmo altresì potenziare il nostro impegno collettivo con l’ASEAN nei consessi multilaterali, concentrandoci sulle priorità politiche fondamentali dell’UE, quali l’azione per il clima, la trasformazione digitale, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani, compresi i diritti dei lavoratori.”

Essere partner strategico dell’ASEAN offre all’UE un’opportunità unica di intensificare il proprio impegno in una regione dinamica e in crescita.

Il Blue Book da scaricare e il sito da leggere

Il partenariato è sostenuto da un sito tematico e da un Blue Book che si può scaricare gratuitamente cliccando sull’immagine qui sotto.

Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.