Michaela Huber, Senior Cross-Asset Strategist di Vontobel

Come afferma lo scrittore e ambientalista americano Edward Paul Abbey, “la nostra cultura va avanti a caffè e benzina”, con “il primo che spesso ha il sapore della seconda[1]”. Ma mentre da mesi il greggio, che è alla base della benzina, è recentemente sceso sotto i 70 dollari al barile, il prezzo dei chicchi di caffè sta seguendo una traiettoria inarrestabile verso l’alto.

Dall’inizio del 2024, il prezzo dei chicchi di arabica di alta qualità, noti per il loro gusto più delicato e meno amaro, è aumentato di circa il 90%. Contemporaneamente, il prezzo dei chicchi di robusta, tipicamente utilizzati per il caffè istantaneo, è aumentato di circa l’80%. La causa principale è da ricercarsi nel clima.

Contratto Future Coffee – Fonte: Finviz.com

Il Brasile, responsabile di quasi il 40% della produzione mondiale di caffè e principale fornitore di arabica, è stato colpito da un mix devastante di gelate e siccità prolungata[2]. Anche in Vietnam, il secondo produttore mondiale di caffè e il principale fornitore di robusta, le oscillazioni climatiche estreme – siccità seguita da forti piogge – hanno avuto un impatto negativo. Di conseguenza, le rese dei raccolti sono crollate, limitando l’offerta. La situazione è particolarmente grave per i chicchi di arabica, un prodotto essenziale per le principali catene di caffè.

Ulteriori pressioni al rialzo sono state esercitate dall’aumento generale dei costi di produzione, compresi i costi per il trasporto e la manodopera. È stato inoltre riportato che alcuni coltivatori si sono mostrati riluttanti a vendere i loro chicchi, speculando sul fatto che i prezzi sarebbero saliti ulteriormente. Più di recente, anche gli sviluppi geopolitici, come le minacce (temporanee) da parte di Donald Trump di sanzioni contro la Colombia (che rappresenta l’8% della produzione mondiale di caffè), hanno giocato un ruolo importante.

In risposta all’impennata dei prezzi, le principali aziende alimentari hanno attuato aumenti di prezzo. Nonostante ciò, la domanda di caffè rimane solida. A seconda dell’interlocutore, il caffè può essere un alimento quotidiano essenziale o un lusso a cui ci si rifiuta di rinunciare. A meno che i raccolti non migliorino o che i consumatori non riducano significativamente la loro domanda, il rally potrebbe continuare per qualche tempo. Per ora, l’agenzia brasiliana di previsione dei raccolti, la Conab, prevede che il raccolto di caffè del Paese scenderà a 51,81 milioni di sacchi nel 2025/26, con un calo del 4,4% rispetto all’anno precedente.

Tuttavia, l’esempio del cacao dimostra che a un certo punto i mercati perdono il loro appetito, anche per i beni di lusso: la commodity, che nel 2024 ha registrato una crescita di più del +150%, ha perso circa il 25% del suo valore nel 2025.

—-

[1] Fonte: “Down the river”, di Edward Abbey

[2] Fonte: Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (2023/2024)

Foto di Juan Pablo Serrano : https://www.pexels.com/it-it/foto/shallow-focus-foto-di-chicchi-di-caffe-894695/

DISCLAIMER: Tutti i contenuti di questo sito non intendono in alcun modo costituire sollecitazione al pubblico risparmio oppure consulenza all’investimento in titoli azionari, contratti future, opzioni, fondi comuni o in qualsiasi altro strumento finanziario. L’attività del sito non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dal D.Lgs. 58/98, così come modificato dal successivo D.Lgs. 167/2007. Chi scrive non conosce le caratteristiche personali di nessuno dei lettori, in specie flussi reddituali, capacità a sostenere perdite, consistenza patrimoniale. Tutti i contenuti del sito hanno solo scopi didattici, educativi e informativi. Gli argomenti riguardano l’analisi fondamentale e tecnica, i commenti sui mercati, la casistica operativa, piani di trading, ecc., ma non forniscono segnali di acquisto o vendita sui vari strumenti finanziari, né indicazioni per la gestione diretta o indiretta del capitale di terzi. Pertanto, chi legge i contenuti del sito riconosce la propria esclusiva responsabilità delle eventuali e successive azioni. Le informazioni finanziarie presenti nascono da conoscenze ed esperienze personali degli autori, che conducono inevitabilmente a valutazioni strettamente soggettive, parziali e discrezionali. Tutti i contenuti sono quindi passibili di errori di interpretazione e valutazione, come avviene per qualsiasi opinione personale. È possibile che chi scrive sia direttamente interessato in qualità di risparmiatore privato all’andamento dei valori mobiliari trattati in questo sito e svolga attività di trading o investimento in proprio sugli stessi strumenti citati, e quindi si trovi in conflitto di interesse con i lettori. Si ricorda che i rischi di perdite legati all’attività di trading possono essere molto elevati e arrivare ad azzerare il capitale impiegato. L’investitore deve considerare attentamente i rischi inerenti all’attività di trading e investimento alla luce della propria situazione finanziaria. Infine, si precisa che questo sito internet non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della L. 62/2001 poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Riteniamo che le immagini utilizzate a corredo dei post siano di pubblico dominio. Qualora invece dovessero essere coperte da diritti siete pregati di avvertirci (info@investireinmegatrend.it) e provvederemo a rimuoverle immediatamente.