La recrudescenza della pandemia da Covid19 e i rischi e le minacce di nuovi lockdown stanno consolidando trend che già avevano avuto un’accelerazione nella prima parte dell’anno.
I sette temi
Kristina Hooper, Chief Global Market Strategist di Invesco, li ha riassunti in sette tematiche di investimento.
Stare a casa
È probabilmente il tema più ovvio emerso dalla pandemia e include tutti coloro che lavorano, studiano o si allenano a casa. Dato che trascorrono molto più tempo tra le mura domestiche, molte persone stanno spendendo denaro per ristrutturare casa e adeguarla alle proprie esigenz. E le aziende stanno spendendo di più in tecnologia per garantire che i dipendenti possano lavorare in modo efficiente da casa.
I principali beneficiari includono una serie di aziende tecnologiche, in particolare software, archiviazione e sicurezza. Tra gli altri beneficiari troviamo le imprese di ristrutturazione, le società di didattica online e di sanità digitale.
Tutti questi temi dovrebbero persistere anche dopo la pandemia, sebbene con diversi livelli di diffusione (la didattica online, ad esempio, è la meno diffusa date le difficoltà associate all’apprendimento da casa per i bambini).
E-commerce
L’acquisto di beni online è una tendenza a lungo termine che ovviamente ha subito una drastica accelerazione. “Riteniamo sia possibile che il ventaglio di prodotti e servizi venduti online si espanda ulteriormente” spiega la Hooper. “È probabile che, anche una volta terminata la pandemia, i rivenditori di e-commerce continuino a mantenere una quota molto più elevata di vendite al dettaglio complessive rispetto al periodo pre- pandemia”.
Intelligenza artificiale
Rappresenta una potente innovazione la cui domanda è aumentata durante la pandemia. Ad esempio, le tecniche e gli strumenti di imaging basate sull’intelligenza artificiale stanno diventando sempre più utili per l’individuazione e la diagnosi del Covid-19.
L’elaborazione del linguaggio naturale (NLP, natural language processing), è un campo dell’IA che si concentra sulle interazioni tra linguistica umana e dei computer, come il riconoscimento vocale.
L’IA ha inoltre il potenziale per migliorare notevolmente la produttività ed è quindi una tendenza particolarmente importante in grado di resistere oltre la pandemia.
Automazione: droni e robot
L’uso dei robot e dei droni nell’eseguire compiti essenziali permette di non incorrere in (o almeno limitare) contagi o diffusione del virus. Ad esempio, una catena di montaggio robotizzata è meno vulnerabile a subire rallentamenti o chiusure a causa del Covid-19. Si prevede un’ulteriore accelerazione dell’automazione dovuta al miglioramento della produttività e al contenimento dei costi.
Tecnofinanza
Nel corso della pandemia, i beneficiari potrebbero essere le aziende legate alla blockchain, che può facilitare gli scambi commerciali senza contatto fisico.
Ad esempio, i dati dei terreni pubblici possono essere registrati digitalmente tramite blockchain, eliminando la necessità di analizzare i registri fisici durante la ricerca per titolo.
È anche un metodo molto più efficiente e di conseguenza può diventare una tendenza a lungo termine. In aumento anche l’interesse per la tokenizzazione e per le tecnologie distributed ledger.
Deglobalizzazione
Si era già registrata un’impennata, in particolare con l’inizio delle guerre commerciali tra Usa e Cina, ma ha avuto un’accelerazione nel momento in cui le catene di approvvigionamento sono state stravolte dalla pandemia, aumentando il desiderio delle aziende di tornare a una produzione onshore.
Come recentemente osservato da McKinsey: “Il nazionalismo, una tendenza già forte prima della crisi, adesso sta crescendo sempre di più”. Resta da vedere se questa tendenza continuerà anche dopo. Ma l’argomento potrebbe essere influenzato dall’esito delle presidenziali statunitensi di novembre.
ESG
La pandemia e la conseguente recessione economica sono possibili catalizzatori per stimolare un’economia più “green” e, in generale, per favorire l’attenzione ai fattori ESG. Questo potrebbe trasformarsi in un momento di “distruzione creativa”, con una profonda recessione in grado di generare un’economia migliore e più rispettosa dell’ambiente.
Il Grande Reset
“Sembra esserci un desiderio generalizzato di un Grande Reset in molti Paesi, ecco perché questo potrebbe essere il momento giusto per concretizzarlo” conclude la Chief Global Market Strategist di Invesco.
Insomma, come si è visto, si tratta di tematiche che la pandemia ha accelerato e che ormai sono destinate a rimanere tra noi e consolidarsi ulteriormente. Spetta a noi approfittarne, non solo come clienti e consumatori, ma anche come investitori.