Il mondo dei semiconduttori rimane centrale nella tecnologia e nella corsa all’intelligenza artificiale. Gilles Guibout, Head of European Equities di AXA Investment Managers, analizza il comparto e le sue prospettive nell’intervento qui sotto.
I mercati azionari europei hanno chiuso in leggero rialzo a luglio, un mese caratterizzato dall’inizio della pubblicazione degli utili del primo semestre e dal forte calo dei produttori di semiconduttori.
Il tonfo delle società produttrici di semiconduttori – segmento che aveva finora beneficiato delle prospettive di crescita legate allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale – è stato una conseguenza delle dichiarazioni dell’amministrazione Biden circa la possibilità di prendere in considerazione restrizioni commerciali più severe nei confronti delle aziende che consentono alla Cina di avere accesso a tecnologie avanzate.
L’andamento degli utili della prima metà dell’anno è stato finora piuttosto negativo e dal mondo del business sono arrivati messaggi di cautela da parte di molte società per la fine dell’anno.
Banche centrali e decisioni sui tassi
La Banca centrale europea (Bce) ha lasciato invariati i tassi di riferimento, come il mercato si aspettava ampiamente, ritenendo che la battaglia contro l’inflazione non sia ancora stata vinta e che i dati macroeconomici segnalino che non vi sia alcuna urgenza di abbassarli.
Negli Stati Uniti, anche se i dati macro disponibili a luglio hanno mostrato un calo dell’inflazione e suggerito che sia in atto una normalizzazione del mercato del lavoro, il presidente della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, ha dichiarato di aver bisogno di più dati prima di ridurre i tassi, dato che la forza dell’economia americana gli dà ancora tempo.
La Fed ha lasciato invariati i tassi di riferimento al 5,25%-5,50% nel suo meeting di fine luglio. Dagli Stati Uniti all’Europa, il timore delle banche centrali è che l’inflazione potrebbe ancora alzare la testa. I policy makers quindi si muovono con cautela, per evitare di doversi pentire in futuro di aver commesso un errore di politica monetaria.
In Francia, i risultati del secondo turno delle elezioni legislative non hanno dissipato le preoccupazioni sul futuro politico del paese in assenza di una maggioranza assoluta nell’Assemblea nazionale. I mercati temono uno shock di incertezza che potrebbe pesare sull’economia francese (e avere ripercussioni sull’Europa).
Focus sugli utili aziendali
Nelle prossime settimane i riflettori saranno ancora puntati sulle pubblicazioni semestrali e sui messaggi che arrivano dalle aziende per valutare la solidità del miglioramento economico atteso per la seconda parte dell’anno. Se i primi annunci sembrano indicare condizioni di mercato più difficili in molti settori e prospettive meno favorevoli per la fine dell’anno, ciò potrebbe indurre le banche centrali ad accelerare la riduzione dei tassi d’interesse. Questo potrebbe costituire un elemento positivo per i mercati azionari. Nel frattempo, tenuto conto anche di un contesto geopolitico estremamente teso, è opportuno mantenere una buona diversificazione del portafoglio e concentrarsi su società solide e con prospettive di crescita attraverso l’esposizione a temi a lungo termine.