Indice
Introduzione
La transizione energetica e digitale richiederanno, nei prossimi anni, ingenti quantità di rame, litio, zinco e altri materiali. Secondo Rohan Reddy – Director of Research di Global X – questo potrebbe scatenare un nuovo superciclo delle commodity, offrendo ottime opportunità di investimento a medio-lungo termine.
Nell’immediato, invece, la correlazione inversa con il dollaro e il valore intrinseco delle materie prime possono fornire stabilità e copertura contro l’inflazione.
Le commodity per la transizione
Per investire in commodity è necessario comprendere i fattori che ne influenzano il prezzo e la valutazione, ma anche il ruolo essenziale che le materie prime svolgono nelle tecnologie di nuova generazione e le opportunità di investimento derivanti da queste dinamiche.
Dal lato dell’offerta, eventi come disastri naturali, conflitti geopolitici e recessioni, possono interrompere l’approvvigionamento di una commodity, anche se i governi mantengono riserve strategiche e le scorte consentono alle aziende di mitigare lo squilibrio tra domanda e offerta. La domanda è influenzata anche dal fatto che materie prime con caratteristiche simili possono essere sostituite tra loro, in alcuni casi: per esempio, per i cablaggi e i tubi delle automobili il rame può essere sostituito dall’alluminio. Le utility, invece, sostituiscono spesso il carbone con il gas naturale quando i prezzi del gas sono bassi.
La relazione tra USD e commodity
Una cosa importante da considerare è che i prezzi delle materie prime tendono a fluttuare in modo inversamente proporzionale alla forza del dollaro statunitense, uno standard universale per la determinazione dei prezzi delle commodity stesse. Grazie al loro valore intrinseco, le materie prime possono essere considerate inoltre una copertura contro l’inflazione e tendono a guadagnare valore quando i prezzi al consumo aumentano.
Le materie prime sono inoltre cicliche. I loro prezzi generalmente aumentano e diminuiscono in base all’attività economica. Storicamente, le materie prime hanno mostrato un consistente apprezzamento proprio alla fine dei cicli economici: nella fase avanzata del ciclo, infatti, le scorte sono basse e l’offerta è inferiore a quella che si registra durante l’espansione.
Supercicli
Esistono poi dei supercicli: boom e correzioni dei prezzi delle materie prime che durano decenni e sono innescati da squilibri strutturali della domanda e dell’offerta. Ad esempio, quando un paese o una regione poco sviluppati iniziano a industrializzarsi, la loro domanda di materie prime aumenta così come la concorrenza per le scorte globali. Quando la domanda aumenta più rapidamente dell’offerta, i prezzi crescono.
Un nuovo superciclo delle materie prime potrebbe venir innescato dalla transizione dell’economia globale verso le energie pulite, tra cui la mobilità elettrica, l’energia eolica e solare e l’ammodernamento delle reti, dato il ruolo essenziale che molte commodity svolgono nel settore cleantech.
Commodity e inflazione
Le materie prime continuano in ogni caso a rappresentare un’interessante potenziale copertura contro l’inflazione e una riserva di valore in tempi di recessione economica e instabilità geopolitica. Poiché sono spesso correlate negativamente con il dollaro USA, possono anche aiutare a diversificare un portafoglio. Inoltre, investire in diverse materie prime, ad esempio metalli di base, uranio, mais, ecc. può fornire un’ampia esposizione a una vasta gamma di settori, tra cui quello minerario, agricolo, energetico e altri ancora.
Come investire in commodity
Per approfittare di queste caratteristiche, esistono diversi modi, a seconda del tipo di esposizione che l’investitore desidera. Un’opzione interessante sono gli ETF sui titoli minerari, che tracciano indirettamente i prezzi delle materie prime. A causa dei costi fissi di estrazione, questi titoli rappresentano un investimento a leva sulle commodity: i minatori possono aumentare la produzione quando i profitti aumentano, utilizzando la leva operativa per migliorare gli utili nei mercati rialzisti. Per questo motivo, nonostante abbiano livelli di volatilità più elevati rispetto alle materie prime sottostanti, gli ETF sui titoli minerari sono spesso una soluzione attraente per gli investitori con una visione favorevole su questi mercati.
DISCLAIMER: Tutti i contenuti di questo sito non intendono in alcun modo costituire sollecitazione al pubblico risparmio oppure consulenza all’investimento in titoli azionari, contratti future, opzioni, fondi comuni o in qualsiasi altro strumento finanziario. L’attività del sito non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dal D.Lgs. 58/98, così come modificato dal successivo D.Lgs. 167/2007. Chi scrive non conosce le caratteristiche personali di nessuno dei lettori, in specie flussi reddituali, capacità a sostenere perdite, consistenza patrimoniale. Tutti i contenuti del sito hanno solo scopi didattici, educativi e informativi. Gli argomenti riguardano l’analisi fondamentale e tecnica, i commenti sui mercati, la casistica operativa, piani di trading, ecc., ma non forniscono segnali di acquisto o vendita sui vari strumenti finanziari, né indicazioni per la gestione diretta o indiretta del capitale di terzi. Pertanto, chi legge i contenuti del sito riconosce la propria esclusiva responsabilità delle eventuali e successive azioni. Le informazioni finanziarie presenti nascono da conoscenze ed esperienze personali degli autori, che conducono inevitabilmente a valutazioni strettamente soggettive, parziali e discrezionali. Tutti i contenuti sono quindi passibili di errori di interpretazione e valutazione, come avviene per qualsiasi opinione personale. È possibile che chi scrive sia direttamente interessato in qualità di risparmiatore privato all’andamento dei valori mobiliari trattati in questo sito e svolga attività di trading o investimento in proprio sugli stessi strumenti citati, e quindi si trovi in conflitto di interesse con i lettori. Si ricorda che i rischi di perdite legati all’attività di trading possono essere molto elevati e arrivare ad azzerare il capitale impiegato. L’investitore deve considerare attentamente i rischi inerenti all’attività di trading e investimento alla luce della propria situazione finanziaria. Infine, si precisa che questo sito internet non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della L. 62/2001 poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Riteniamo che le immagini utilizzate a corredo dei post siano di pubblico dominio. Qualora invece dovessero essere coperte da diritti siete pregati di avvertirci (info@investireinmegatrend.it) e provvederemo a rimuoverle immediatamente.