Ray Dalio, il leggendario fondatore di Bridgewater Associates e autore del celeberrimo “I principi del successo” sta per pubblicare il suo nuovo libro.
Indice
Il libro
Il libro verrà pubblicato in inglese il 17 agosto secondo Amazon dove è prenotabile, ma è già disponibile in gran parte gratuitamente su Internet, per merito dell’autore stesso che ne ha pubblicato gli estratti man mano che lo scriveva.
Come spiega il titolo, l’autore ha esaminato 500 anni di Storia per capire le dinamiche con cui si creano gli imperi e come questi declinano, lasciando il posto ad altri. Il motivo lo spiega lui stesso, ed è alquanto preoccupante: “…ho intrapreso uno studio delle ascese e dei declini degli imperi, delle loro valute di riserva e dei loro mercati, spinto dalla mia visione di una serie di sviluppi insoliti che non erano accaduti prima nella mia vita, ma che sapevo essere accaduti numerose volte nella storia.”
E l’autore spiega che: “Soprattutto, stavo vedendo la confluenza di 1) alti livelli di indebitamento e tassi di interesse estremamente bassi, che limitano i poteri delle banche centrali di stimolare l’economia, 2) grandi divari di ricchezza e divisioni politiche all’interno dei paesi, che porta ad un aumento dei conflitti sociali e politici, e 3) una potenza mondiale emergente (la Cina) che sfida la potenza mondiale esistente (gli Stati Uniti), che causa conflitti esterni. Il periodo analogo più recente è stato il periodo dal 1930 al 1945. Questo è stato molto preoccupante per me.“
In attesa della copia cartacea leggetelo sul sito dell’autore, perché è un capolavoro. Lo trovate (in inglese) a questo link o clicccando sulla figura qui sotto.
I cicli dominano la storia dell’uomo
Alcuni dei messaggi che troviamo nel libro ricalcano quella che la mia esperienza di trader dei mercati di borsa mi ha fatto capire. Dice l’autore: “Avendo fatto molti studi di questo tipo alla ricerca di principi universali e senza tempo, ho imparato che la maggior parte delle cose – ad esempio, periodi di prosperità, depressioni, guerre, rivoluzioni, mercati toro, mercati orso, ecc. – si verificano ripetutamente nel tempo. Si verificano fondamentalmente per le stesse ragioni, tipicamente in cicli, e spesso in cicli che sono lunghi quanto o più della nostra vita.”
Questa frase mi ha colpito e ho pensato che guardando grafici e mercati sul lunghissimo periodo trovo dei “pattern” ricorrenti, delle dinamiche di prezzo che (magari a distanza di anni o decenni) avvengono con straordinaria somiglianza. E guardando gli stessi mercati su “timeframe” diversi troverete in ogni timeframe delle ricorrenze che avvengono ciclicamente. Succede anche a voi?
Nel libro il concetto è portato a livello macroeconomico e con orizzonti temporali che vanno oltre la vita media dell’uomo dal momento che secondo Dalio sono guidati del ciclo del debito a lungo termine (che in genere dura circa 50-100 anni). Ecco perché bisogna studiare la Storia! Altrimenti viviamo qualcosa che è già accaduto decenni prima senza avere la minima idea di come reagire.
Il motivo della resilienza del fondo Bridgewater alla crisi dei sub-prime sta proprio in questa capacità di imparare dalla Storia. Ray Dalio spiega che “prima che i tassi d’interesse arrivassero allo 0% e le banche centrali stampassero denaro e comprassero asset finanziari in risposta alla crisi finanziaria del 2008-09, avevo studiato ciò che accadeva negli anni ’30, il che ci ha aiutato a navigare bene in quella crisi.”
Le otto misure di forza di una nazione
Un altro punto che mi ha colpito è l’interazione tra le otto misure di forza che Ray Dalio ha studiato per capire ascesa e declino di una nazione (o Impero). Esse sono: 1) istruzione, 2) competitività, 3) tecnologia, 4) produzione economica, 5) quota del commercio mondiale, 6) forza militare, 7) forza del centro finanziario e 8) valuta di riserva.
Qui sotto vedete uno dei tanti grafici del libro, quello appunto che mette in relazione queste misure di forza. E notate come l’istruzione guidi (e anticipi) lo sviluppo e il declino delle altre forze. Sapendo come è conciata male la scuola italiana da decenni forse capiamo anche il declino del nostro Bel Paese degli ultimi 20 anni, come dimostrano i recenti dati ISTAT.
La svalutazione salva le valute dall’estinzione
E ancora, per chi è appassionato di cryptovalute, vale bene questo messaggio: “Delle circa 750 valute che sono esistite dal 1700, solo il 20% circa è rimasto, e di quelle rimaste tutte sono state svalutate. Nel 1850 le principali valute del mondo non assomigliavano affatto a quelle di oggi. Mentre il dollaro, la sterlina e il franco svizzero esistevano allora, la maggior parte delle altre erano diverse e da allora sono morte. Nel 1850 in quella che oggi è la Germania, avresti usato il gulden o il tallero. Non c’era lo yen, quindi in Giappone si sarebbe potuto usare il koban o il ryo. In Italia avresti usato una o più delle sei possibili valute. Avresti usato valute diverse in Spagna, Cina e nella maggior parte degli altri paesi.”
Quindi, che ne sarà delle decine di cryptovalute oggi sul mercato? E che ne sarà del Dollaro statunitense, se è vero che il declino dell’impero americano è in corso?
Conclusioni
Dalio ha vivisezionato con l’occhio dell’economista tre imperi che nel corso della storia hanno dominato il mondo avendo anche stampato la valuta di riferimento: l’Impero Olandese che dominava l’economia globale con il fiorino, poi l’Impero Britannico che dominava su mezzo mondo grazie alla sterlina, e l’Impero Americano che domina ancora oggi il mondo con il dollaro. Oltre ovviamente alla storia millenaria della Cina, che a suo avviso è oggi il più temibile concorrente della supremazia statunitense e potrebbe prenderne il posto o contribuire a scatenare una nuova guerra distruttrice dell’umanità.
L’estratto disponibile sul sito dell’autore è molto lungo e intenso, quindi richiede tempo per leggerlo e assimilarlo in attesa di avere per le mani la copia cartacea. Ma visto che l’autore ci ha messo due anni a scriverlo, noi possiamo dedicarci due settimane. Tempo non sprecato in un momento di grandi cambiamenti nell’economia e nei mercati finanziari!