Candriam lancia il fondo sull’acqua Candriam Sustainable Equity Water (articolo 9 SFDR). Punta a contribuire alla soluzione dell’attuale crisi idrica, investendo in società (i cosiddetti “facilitatori”) che offrono soluzioni per trattare, trasportare, distribuire e valorizzare l’acqua, nonché in aziende (i “leader”) che, nei settori ad alto utilizzo di risorse idriche, attraverso i loro processi sono in prima fila nella riduzione dell’intensità idrica.

Gestito attivamente, il fondo seguirà un approccio analitico che include screening tematico, screening ESG e analisi tematiche approfondite, per la creazione di un portafoglio ad alta convinzione che investe in tutti i segmenti rilevanti per la gestione delle risorse idriche. L’approccio di investimento è sostenuto da una tassonomia sull’acqua, appositamente sviluppata attraverso l’integrazione di una molteplicità di dati e l’intelligenza artificiale. Il portafoglio comprende sia leader sia facilitatori di soluzioni idriche, creando un ampio spettro di opportunità di investimento.

Sarà cogestito dai Senior Fund Manager Bastien Dublanc e David Czupryna, supportati dal team ESG dedicato di Candriam.

Johan Van der Biest, Co-Head of Thematic Global Equity di Candriam ha commentato: “La preservazione delle risorse idriche, indispensabili per la sopravvivenza, è una sfida globale. Con l’aggravarsi della crisi idrica, il mercato delle soluzioni volte a mitigarla cresce di pari passo e si prevede che supererà i 1.100 miliardi di dollari entro il 2030”.

Con solo l’1% dell’acqua terrestre direttamente disponibile per il consumo umano, il mondo si trova ad affrontare una carenza idrica aggravata dall’intensificarsi degli impatti dei cambiamenti climatici. Senza un’azione immediata, entro il 2050 si dovrà far fronte a una scarsità d’acqua pari al 40% . La carenza di acqua rappresenta oggi una delle principali sfide per lo sviluppo sostenibile. C’è un estremo bisogno di investimenti finanziari per mitigare questa crisi: a livello globale occorrono investimenti stimati tra i 6,7mila miliardi di dollari entro il 2023 e i 22,6mila miliardi entro il 2050 per le infrastrutture essenziali.