BNP Paribas THEAM Quant ed Exane Research hanno lanciato il fondo THEAM Quant New Energy Opportunities (NEO). Il fondo rappresenta la prima di una serie di soluzioni che affrontano i principali temi di “meta” investimento del futuro.
La strategia sottostante si avvale dell’approccio agli investimenti dinamico e diversificato di BNP Paribas QIS, che combina l’elaborazione di dati grazie all’intelligenza artificiale (AI) con analisi effettuate da esperti del settore.
La strategia mira a identificare le principali attività, tecnologie e investimenti più in linea con il tema della transizione verso il Net Zero. L’approfondita indagine da parte dell’analisi fondamentale viene quindi arricchita dall’apporto dei Big Data, grazie a cui è possibile classificare le aziende in base alla loro esposizione a tali attività. Questo approccio consente di valutare la solidità finanziaria di lungo periodo delle società selezionate, migliorando così il profilo di rischio-rendimento complessivo del fondo.
La strategia persegue un approccio ambizioso e una esposizione alle società che rientrano nella classifica “Investimenti sostenibili”, nel contesto della normativa europea MIFID II. Questo universo di allocazione comprende una selezione di società caratterizzate da liquidità a livello mondiale, suddivise in tre regioni principali – Europa, Nord America e Asia – ponderate attraverso un processo di ottimizzazione quantitativa e riequilibrate su base trimestrale.
Roberto Bartolomei, Head of BNP Paribas Global Markets’ Sales per i fondi THEAM Quant, ha commentato: “Siamo lieti di offrire ai nostri clienti la possibilità di accedere alle crescenti opportunità di investimento all’interno del nuovo ecosistema energetico, che si sta sviluppando intorno ai target governativi globali volti al raggiungimento del net zero entro il 2050. In particolare, con questo fondo siamo in grado di bilanciare la domanda di diversificazione da parte degli investitori con un approccio d’investimento ad alta convinzione, grazie non solo alla ricerca indipendente di altissimo livello di Exane, ma anche alle tecnologie Big Data e all’intelligenza artificiale”.