La guerra dei chip entra nel vivo e il predominio planetario di NVIDIA potrebbe essere a rischio. Altri player, attratti dalla redditività del comparto, sono pronti a entrare in campo. Prima tra tutti Amazon. Giacomo Calef, country head Italia di NS Partners, illustra lo scenario nel suo intervento qui sotto.
Amazon è pronta a lanciare i suoi nuovi chip di intelligenza artificiale, cercando di ottenere ritorni dai suoi investimenti plurimiliardari nei semiconduttori e ridurre la dipendenza dal leader di mercato Nvidia.
La divisione di cloud computing di Amazon sta investendo pesantemente in chip personalizzati per migliorare l’efficienza dei suoi numerosi data center, con l’obiettivo di ridurre i costi per Amazon e per i clienti di Amazon Web Services (AWS).
L’iniziativa è guidata da Annapurna Labs, una start-up di chip con sede ad Austin acquisita da Amazon nel 2015 per 350 milioni di dollari. Il lavoro più recente di Annapurna sarà presentato il mese prossimo, con l’annuncio della disponibilità su larga scala di Trainium 2, una delle linee di chip AI destinati all’addestramento dei modelli più grandi. Trainium 2 è già in fase di test da parte di Anthropic (Claude AI), Databricks, Deutsche Telekom e le giapponesi Ricoh e Stockmark.
L’obiettivo di AWS e Annapurna è sfidare Nvidia, che domina il mercato dei processori per AI. Amazon ha affermato che Inferentia, un’altra delle sue linee di chip per l’AI, è già il 40% più economica da gestire per generare risposte dai modelli AI. Dave Brown, vicepresidente dei servizi di calcolo e networking di AWS, ha spiegato che il prezzo dell’informatica in cloud è più alto nel caso di machine learning e AI, e che un risparmio del 40% su decine di milioni di dollari può fare una differenza sostanziale.
Amazon prevede circa 75 miliardi di dollari di spese in conto capitale nel 2024, la maggior parte delle quali destinata a infrastrutture tecnologiche, e un aumento delle spese rispetto ai 48,4 miliardi di dollari del 2023, con un focus crescente sull’AI. In questo contesto di massicci investimenti, è interessante notare che anche altre grandi realtà stanno intensificando i propri sforzi nell’intelligenza artificiale: il Fondo di investimento PIF dell’Arabia Saudita e Google Cloud hanno annunciato recentemente un accordo strategico per creare un nuovo centro globale di intelligenza artificiale nella provincia orientale del Regno, vicino a Dammam, mentre Microsoft un mese fa ha comunicato di voler investire 1,3 miliardi di dollari in infrastrutture cloud e AI a supporto della crescita inclusiva attraverso programmi tecnologici e di formazione in Messico.
AI e cloud computing sono i due principali Quality Trends su cui puntare. Le grandi aziende tecnologiche stanno investendo massicciamente in questi settori chiave. L’aumento della competitività e dell’innovazione in queste aree porta con sé una crescente domanda di soluzioni avanzate e scalabili e le aziende che riusciranno a dominare questi settori avranno un vantaggio strategico duraturo, consolidando la loro posizione di leadership nel lungo periodo.