La geografia e la storia come non le avete mai sentite raccontare. Il merito è tutto di Federico Rampini, noto giornalista ora a RCS MediaGroup. Corrispondente per anni dalla California prima, poi da Pechino e ora di nuovo dagli Stati Uniti, Rampini in questi libri abbandona i panni da radical chic sotto i quali l’abbiamo conosciuto per anni leggendo i suoi articoli su Repubblica e veste quelli del cartografo e dello storico.
Con “Le linee rosse: Uomini, confini, imperi: le carte geografiche che raccontano il mondo in cui viviamo” ci racconta in maniera del tutto nuova “il potere delle mappe”, unendo Paesi e ridisegnando atlanti con collegamenti che non ci saremmo mai aspettati.
Ma è con “Quando inizia la nostra storia: Le grandi svolte del passato che hanno disegnato il mondo in cui viviamo” che Rampini dà il meglio. La storia come non l’avevamo mai vista. Raccogliendo gli eventi per momento storico, fa collegamenti cui non avremmo pensato, illustra gli impatti e le conseguenze di singole situazioni e di come queste abbiano avuto ripercussioni di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Dai rischi delle immigrazioni a quelli del fanatismo religioso, dalle crisi europee del ‘700 al secolo delle esplorazioni oltre l’Atlantico e il Pacifico.
Rampini parte dagli avvenimenti più recenti e man mano torna indietro nel tempo, rendendo quindi il libro fruibile anche “a pezzi”.
L’esempio del 1979 è illuminante. È l’anno in cui la rivoluzione in Iran rovescia lo Scià Reza Pahlavi, ma solo per sostituirlo con la teocrazia dell’ayatollah Khomeini, ma è l’anno in cui la monarchia saudita, finora abbastanza liberale e occidentale, diede un giro di vite e la riportò nella sua versione giuridico-teologica del wahhabismo più intransigente. E infine è l’anno dell’invasione russa dell’Afghanistan e della resistenza talebana appoggiata dagli Stati Uniti. Di tutto quanto successo, a oltre 40 anni di distanza stiamo ancora pagando le conseguenze e sembra non sia passato il tempo: la guerra in Afghanistan è ufficialmente cessata da meno di un anno (l’unica differenza è che a combattere ora erano gli occidentali e non i russi), l’Iran rimane una teocrazia nemica dell’Occidente, l’Arabia ha iniziato solo da poco a riallentare la morsa religiosa sui suoi abitanti.
E di grandi svolte, nel corso degli ultimi 1000 anni, ce ne sono state parecchie. Rampini ce le racconta con la sicurezza dello storico ma il piglio del giornalista. Un libro molto interessante, mai noioso, che offre continuamente nuovi spunti di riflessione e di ricerca.
Qui sotto potete leggere l’estratto su kindle del libro di Rampini.