La siccità di questi mesi e le immagini choccanti del Po in secca hanno finalmente acceso i riflettori su un problema che in molte parti del mondo è la norma da sempre: il fatto che oltre 3,5 miliardi di persone vivono attualmente in condizioni di scarsità d’acqua. Ecco quindi quattro aziende per investire sull’acqua.
E come abbiamo finalmente capito in questi mesi, la scarsità di acqua – oltre a rappresentare in prospettiva un problema per la salute, compromette settori che vanno dalla produzione agricola alla generazione idroelettrica e alla produzione di semiconduttori.
“Purtroppo, il fenomeno è destinato a crescere: si prevede che entro il 2050 ben 5 miliardi di persone soffriranno di carenza idrica. Tuttavia, alcune aziende stanno lavorando proprio per migliorare il ciclo dell’acqua e promuovere approcci più ponderati alle nostre preziose risorse idriche”, commenta Alec Lucas, Research Analyst di Global X.
Se però guardiamo al lato finanziario della vicenda, Lucas mette in evidenza quattro società che potrebbero beneficiare di questo contesto, visto che contribuiscono a ottimizzare l’uso dell’acqua o a mitigare le future carenze.
Xylem. Le perdite nelle tubature di distribuzione sono difficili da individuare rapidamente, e possono causare ingenti perdite d’acqua. Si stima che in Nord America tra il 20 e il 50% dell’acqua vada perso nella distribuzione. A livello globale, c’è una disparità di circa il 30% tra il volume erogato e la quantità fatturata. Secondo la Banca Mondiale, l’acqua persa costa all’economia globale 14 miliardi di dollari all’anno. Xylem implementa innovazioni intelligenti per l’acqua che utilizzano sensori, automazione e analisi dei dati per rilevare le perdite. A Park City, nello Utah, i servizi di Xylem hanno ridotto le perdite del 10%, unendo dati acustici, di pressione e di portata per identificare una quantità di perdite idriche tre volte superiore a quella conosciuta in precedenza.
La spesa delle utilities idriche in tecnologie digitali potrebbe aumentare a un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 9% tra il 2020 e il 2025, rispetto a un CAGR del 3% per tutte le altre spese. Di conseguenza, Xylem punta a ricavare il 50% dei ricavi da prodotti e servizi digitali entro il 2025.
Mueller Water Products. Un’altra strada per risparmiare acqua è quella di migliorare infrastrutture obsolete. Negli Stati Uniti, ogni anno si perdono 6 miliardi di galloni a causa di tubature difettose, per un totale di 7,6 miliardi di dollari di perdite solo nel 2019. Ben 22 milioni di americani bevono ancora acqua erogata da tubi di piombo, anche se l’uso dei tubi di piombo nei sistemi idrici pubblici del Paese è stato bandito nel 1986.
L’Infrastructure Investment and Jobs Act (IIJA), approvato di recente, destina 55 miliardi di dollari in cinque anni a varie iniziative idriche negli Stati Uniti e affronta il problema delle infrastrutture idriche obsolete. Una delle voci più importanti del disegno di legge, relativa all’acqua, è costituita da 15 miliardi di dollari per la rimozione e la sostituzione delle tubature in piombo.
Man mano che le amministrazioni locali sostituiscono i sistemi di condotte antiquati, avranno bisogno di nuove tubature, e non solo. Mueller Water Products è un’azienda specializzata in apparecchiature per il controllo dei flussi, con oltre il 90% del fatturato derivante dagli Stati Uniti. I prodotti rilevanti rispetto alla transizione in corso includono porte in ferro, componenti per la riparazione delle tubature e valvole speciali per il controllo della pressione dell’acqua nelle condutture.
Ecolab. Appena la metà della popolazione mondiale usufruisce di servizi igienico-sanitari gestiti in modo sicuro. A livello globale, l’80% delle acque reflue viene reimmesso nell’ambiente senza essere trattato o riutilizzato, mettendo miliardi di persone a rischio di malattie come colera, dissenteria, tifo e poliomielite.
Ecolab fornisce attrezzature per il trattamento delle acque, prodotti chimici e servizi di consulenza in oltre 170 Paesi. L’offerta dell’azienda comprende prodotti chimici e coagulanti, trattamento primario delle acque reflue, membrane per osmosi, prodotti chimici per la disidratazione e filtri domestici.
Un modello di business diversificato permette di soddisfare un’ampia gamma di esigenze nel settore dell’acqua pulita. Anche la crescente attenzione delle società per la sostenibilità potrebbe fungere da volano, poiché il miglioramento dell’efficienza dei processi di sanificazione offerto da Ecolab è interessante per le aziende che vogliono ridurre la propria impronta energetica e idrica. Si stima che Ecolab possa servire un mercato potenziale di 150 miliardi di dollari a livello mondiale, in crescita rispetto ai 100 miliardi di dollari del 2011.
Energy Recovery. La desalinizzazione è un processo che rimuove il sale e altri minerali dall’acqua di mare o dalle falde acquifere salmastre e la converte in acqua dolce. Sebbene l’industria della desalinizzazione sia ancora agli inizi, si tratta di una tecnologia utilizzata su larga scala che fornisce già acqua pulita a più di 300 milioni di persone in tutto il mondo.
Energy Recovery fornisce apparecchiature che migliorano l’efficienza dei mercati dei flussi di fluidi industriali, con un’attenzione particolare alla desalinizzazione dell’acqua marina. La gamma di prodotti di Energy Recovery comprende sistemi di pompaggio, turbocompressori e scambiatori di pressione per impianti di desalinizzazione. Questi prodotti mirano specificamente a mitigare uno dei maggiori problemi della desalinizzazione: l’elevata intensità energetica.
L’uso dell’energia rappresenta il 50-60% dei costi totali della desalinizzazione, quindi la conservazione dell’energia potrebbe ridurre i costi e incoraggiare l’adozione di questi sistemi. Nel 2020, la linea di dispositivi di scambio di pressione dell’azienda ha fatto risparmiare ai clienti della desalinizzazione 2,6 miliardi di dollari in costi energetici e ha evitato 12,5 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio.