Da Charlie Munger a Warren Buffett. Un paio di settimane fa avevamo proposto un libro sul cofondatore meno conosciuto della Berkshire Hathaway di cui è vicepresidente (Munger), oggi la scelta cade invece su quello più conosciuto, ovvero Buffett.
L’autore è Robert Hagstrom: analista finanziario CFA, ha oltre trent’anni di esperienza negli investimenti, ed è attualmente Chief Investment Officer di Equity Compass Investment Management, LLC e Senior Portfolio Manager del Global Leaders Portfolio. È anche tra i più noti autori americani di testi divulgativi sugli investimenti finanziari. Ha scritto nove libri tra cui il bestseller Warren Buffett Portfolio: Mastering the Power of the Focus Investment Strategy.
Il libro è: Warren Buffett. Dentro la mente del migliore investitore al mondo (ed. Hoepli, 304 pagg., euro 21,75).
C’è u rito che si ripete uguale ogni anno e e che vede accorrere decine di migliaia di persone per assistere alla presentazione di Buffett e Munger, in cui i due finanzieri rispondono alle domande del pubblico. È la consueta assemblea degli azionisti di Berkshire. In quella del 2017, a un azionista che chiedeva tra le righe come si sarebbe comportato il successore dei due alla guida della società, Buffett rispose che chiunque fosse doveva avere una “money mind”, una mente per i soldi.
Hagstrom ha approfondito il tema, che è diventato quindi l’obiettivo del libro: capire come Buffett ha costruito e plasmato la sua money mind. “Questo non è un libro sul metodo. È un libro sul pensiero” spiega l’autore.
Money mind: un termine facile per una nozione complessa. Che vale molte cose: allocazione di capitali in prima battuta. Mentalità adatta al business come secondo step. Predisposizione a ad avere successo in molti aspetti della vita (compresi quindi gli investimenti) in ultimo.
Il libro è quindi un vero e proprio manuale che ricostruendo i passi compiuti da Buffett prova a estrarre dai suoi comportamenti e decisioni, il nettare della money mind.
Qui sotto potete leggere un estratto del libro.