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Martedì 12 aprile Ray Dalio, autore di alcuni tra i libri di finanza più interessanti dell’ultima decade (si veda la nostra recensione del suo ultimo libro qui) e fondatore del fondo Bridgewater, ha pubblicato un lungo articolo su Linkedin dal titolo “How Can We Tell How the First Battle in the Long War for Control of the World Order Is Going?” di cui riportiamo alcuni stralci.
Il mio schema del Nuovo Ordine Mondiale
Questo articolo conferma indirettamente le mie analisi sullo sviluppo di un Nuovo Ordine Globale e come contestualizzare la guerra in Ucraina come un piccolo tassello di un Risiko molto complesso e preoccupante, il cui schema vi ho già mostrato nell’articolo che pubblicizzava il mio Approfondimento intermarket di marzo (a questo link) e che vi ripropongo qui sotto.
Inoltre, mercoledì 13 marzo il sito Dagospia ha ripubblicato un lungo articolo comparso sul quotidiano La Stampa a firma di Domenico Quirico dal titolo “La nuova geopolitica con la guerra in Ucraina: diviso e militarizzato il mondo non è più lo stesso” di cui potete ascoltare il podcast qui (se non siete abbonati al quotidiano) o leggerlo su Dagospia a questo link o cliccando l’immagine sotto.
Ebbene, le parole di Ray Dalio e di Quirico non fanno che rafforzare la mia convinzione di averci visto giusto e che dovremo usare quello schema come base dello scenario di investimento dei prossimi anni (o decenni). Sempre che non arrivi prima un missile da Oriente sulla nostra testa.
La dinamica storica secondo Ray Dalio
Ray Dalio è convinto (e lo ha scritto anche nel suo libro “The Changing World Order”) che ci sia una dinamica classica che si è ripetuta nel corso della storia che ha guidato, e sta guidando ora, il cambiamento dell’ordine mondiale. E con questo esercizio cerca di capire le caratteristiche più importanti del paradigma in cui ci troveremo nei prossimi 10 anni circa.
Questa dinamica è guidata da un certo numero di forze interconnesse:
- le forze finanziarie ed economiche,
- le forze che guidano l’armonia e il conflitto interni, e
- le forze che guidano l’armonia e il conflitto esterni.
La storia mostra che questi grandi cicli guidano i cambiamenti di paradigma e i cambiamenti di paradigma guidano i grandi movimenti di mercato.
Per osservarli, Ray Dalio sposta la sua prospettiva tra il quadro generale che spiega come i paradigmi si spostano su periodi di tempo relativamente lunghi (ad esempio, dagli anni ’70 inflazionistici agli anni ’80 disinflazionistici) e gli sviluppi quotidiani e settimanali.
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Il conflitto esterno
Secondo Dalio la crisi in corso tra Russia, Ucraina, USA e altri paesi è la parte che attira maggiormente l’attenzione nella dinamica di cambiamento dell’ordine mondiale che è in corso, ma è essenzialmente solo la prima battaglia di quella che sarà una lunga guerra per il controllo dell’ordine mondiale.
È una battaglia molto importante perché ci indicherà la forza di Putin e della Russia nel caso vincano o perdano la guerra, quanto sono potenti le sanzioni guidate dagli americani, e se altre nazioni si allineeranno con una delle due parti o rimarranno neutrali. E Dalio si aspetta di ottenere le risposte nelle prossime settimane.
Se vince Putin
Se Putin e la Russia ottengono garanzie tangibili che l’Ucraina non è in grado di essere una minaccia per la Russia insieme all’indipendenza de facto o al controllo russo sulle province orientali di Luhansk e Donetsk, con b) sanzioni sulla Russia che sono tollerabili, e c) Putin rimane al potere, allora avrà ottenuto ciò che voleva a un costo accettabile, e quindi dovrebbe essere segnato come una sua vittoria.
In caso contrario, si dovrebbe segnare come una sua perdita. Vedremo cosa viene dopo, soprattutto cosa farà Putin di fronte a una perdita. Alzerà la posta in gioco (quasi certamente) e come?
Se vincono le sanzioni USA
Mancando il potere sanzionatorio degli Stati Uniti (e dell’Europa, aggiungiamo noi) nei confronti della Russia, si rischia che a entrambe le parti rimanga solo il potere di infliggere una distruzione devastante all’altra parte militarmente (anche con armi nucleari) e dato il modo in cui le parti si stanno allineando, questa serie di condizioni assomiglia spaventosamente a quelle che esistevano prima della prima guerra mondiale, tranne che le potenze distruttive sono molto più “avanzate”. Questo è un quadro spaventoso.
Come si allineano gli schieramenti
Come possiamo dire come si stanno allineando gli schieramenti? Questo è facile da vedere guardando le loro azioni. È mostrato da Ray Dalio nella tabella qui sotto e sarà rivisto man mano che gli eventi si susseguono.
Per esempio, come i paesi si allineano intorno al fatto che Putin possa partecipare alla riunione del G20 sarà un ovvio grande indicatore. Una spaccatura in cui i 20 paesi scelgono di non riunirsi sarebbe anche una dichiarazione dimostrabile che abbiamo superato il punto di lavorare insieme per risolvere le questioni nel tentativo di avere un ordine mondiale più unificato.
Conclusioni
L’articolo originale di Ray Dalio che potete trovare integralmente su Linkedin a questo link (o cliccando l’immagine qui sotto) spiega anche i due temi del “conflitto interno” di una Nazione e il gigantesco problema del debito pubblico globale.
Io mi sono concentrato sulla parte relativa alla guerra (il “conflitto esterno”) tra Russia e Ucraina. Vi consiglio di seguire gli scritti di Ray Dalio, che non sono semplici da capire ma aprono gli occhi sulla situazione del mondo in cui viviamo.