Benoit Mandelbrot è stato uno dei più grandi matematici dello scorso secolo. Ed è conosciuto come l’inventore della geometria frattale, di cui investitori e trader più attenti avranno sentito parlare anche nelle sue applicazioni ai mercati finanziari.
Il libro “La formula della bellezza” pubblicato in italiano da Rizzoli nel 2014 è l’autobiografia di Mandelbrot che ripercorre la sua vita dalla giovinezza alla vecchiaia. Una vita anche avventurosa, per certi versi.
Un libro godibilissimo, che ci spiega come anche un genio come Mandelbrot abbia trovato sulla sua strada tanti ostacoli. Sia professionali come l’invidia dei colleghi, o l’incomprensione per le sue teorie innovative, che scardinavano i “sacri dogmi” della matematica, peraltro di casa in famiglia; sia ostacoli dalla vita, come il fatto che prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, essendo ebrei, la madre decise di scappare dal ghetto di Varsavia fino a Parigi e poi nella campagna francese, in cerca di fortuna, dove il giovane Benoit rimase sotto mentite spoglie a studiare.
Poi la vita universitaria, prima in Francia e poi in America, il lavoro all’IBM, l’utilizzo dei primi computer per sviluppare le sue teorie sui frattali, e infine i tanti riconoscimenti che gli sono arrivati in vecchiaia.
Il libro è molto interessante perché mischia matematica (e geometria frattale) alla storia europea e americana del Novecento. E ci fa capire che anche se sei un genio, devi lottare per farti ascoltare. Soprattutto se sei considerato eccentrico e le tue scoperte vanno contro lo status quo dell’epoca.
Anche il lettore non avvezzo alla matematica troverà interessante questo libro, scritto bene e appassionante. Se voi vorrà approfondire il tema “frattali” magari applicato ai mercati finanziari, in una prossima recensione vi darò il libro giusto.
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