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Settimana scorsa abbiamo sperimentato una forte volatilità sui mercati finanziari che ha probabilmente disorientato l’investitore e il trader privato, già provato dallo scoppio della bolla dei suoi titoli tecnologici preferiti, FANG in testa, che gli hanno garantito finora lauti rendimenti. Il recente discorso di Powell, che mercoledì scorso ha chiaramente detto di aspettarsi un aumento dei tassi di riferimento già a marzo ha dato un ulteriore scossone ai mercati e agli investitori che vivono beati nel sogno di un rialzo continuo.
Oggi si parla di rischio inflazione, e addirittura di rischio stagflazione, restrizione delle politiche monetarie, rialzo dei tassi e colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento globale che potrebbero perdurare. Oltre ad avere un concreto rischio di guerra alle porte dell’Europa in Ucraina e uno strisciante rischio di conflitto nell’area del Mare Cinese Meridionale. Una situazione che non si vedeva da decenni. Che fare?
Grazie al cielo i mercati ci parlano attraverso i grafici. E noi siamo esperti di analisi intermarket grazie al modello della “Ruota dei Mercati” spiegato nel libro omonimo che proprio in questi casi è un aiuto impagabile per capirci qualcosa.
In questo articolo vedremo alcuni grafici tratti dal mio modello intermarket.
Questo articolo è una breve anticipazione della video-analisi “Approfondimento Intermarket Mensile” che sarà pronta a fine settimana. Un nuovo servizio a pagamento che vi permetterà ogni mese di avere il punto della situazione (almeno secondo i miei modelli metodologici) attraverso l’analisi di una cinquantina di strumenti finanziari in un paio d’ore di video. Chi ha acquistato l’Outlook Previsionale o ha fatto una donazione al sito riceverà l’invito per la visione gratuita.
Questo è anche uno dei primi articoli riservati ai lettori dei nostri libri che sono registrati come utenti del sito. Infatti, come spiegato in questo post da quest’anno il sito diventerà ad accesso sempre più esclusivo sia con contenuti riservati a chi ha almeno acquistato uno dei nostri libri (o ha fatto una donazione per sostenere le spese del sito) sia con contenuti a pagamento. D’altronde, l’epoca del “tutto gratis” su Internet sta finendo…
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Cosa dice il Navigatore Intermarket
La prima cosa che guardo ogni settimana è il “cruscotto” che mette in relazione l’economia reale attraverso il DJ Industrial Index (sovra-pesato di titoli value), l’oro che è il bene rifugio per eccellenza, il petrolio che è un bene inflattivo e segnala lo stato dell’economia, e la forza del dollaro USA rappresentato dal Dollar Index. Di questi asset faccio poi i rapporti di forza relativa per vedere se prevalgono asset risk-on o asset risk-off.
Dal cruscotto si vede un mercato azionario in lateralità dopo il forte rialzo da marzo 2020, segnale che anche l’economia reale delle aziende Value inizia ad avere difficoltà ed è in un tipico movimento di distribuzione. Il rapporto di forza con l’oro si sta invertendo, sebbene l’oro sia già debole. Si vede la fiammata del petrolio, che crea inflazione, ma soprattutto indica (secondo la teoria del Business Cycle) che siamo agli sgoccioli del bull market. E il petrolio è fortissimo anche in forza contro l’oro. E si vede appunto l’oro che sviluppa un trend ribassista mentre il dollaro resta sempre forte.
Analizziamo le commodity
A questo proposito notiamo una incongruenza nel rapporto storico tra materie prime e Dollar Index. Solitamente le commodity sono in correlazione inversa con il dollaro. Ovvero rialziste quando il dollaro è debole. In questo periodo troviamo dollaro forte e superciclo delle commodity dovuto a fattori di “bottleneck” della catena di approvvigionamento globale di fronte a un surplus di domanda dei mercati.
Qui vediamo il mio cruscotto delle commodity. Nella seconda riga a destra troviamo il paniere CRB Index con il Dollaro, che mostra questa particolarità. Entrambi gli asset sono correlati positivamente. Se guardate allo storico (grafico a 20 o 30 anni) vedrete una situazione diversa.
C’è tanto risparmio che torna nell’economia reale
A fronte dei colli di bottiglia dal lato della produzione che stanno scatenando il rialzo delle materie prime, c’è una fortissima richiesta di beni e servizi da parte della popolazione. Qui sotto vediamo la storia delle entrate lavorative, dei consumi e dei risparmi degli americani dal 1960 a oggi. La pandemia ha fatto schizzare al rialzo i risparmi (lockdown del 2020) che poi si sono riversati nuovamente nell’economia. Con l’effetto di creare inflazione dal alto della domanda.
Dove siamo oggi
Come anticipato, secondo i miei calcoli siamo in stadio quattro del Ciclo di Business. Quindi in una situazione ad altissimo rischio per l’investitore privato, che di solito resta con il cerino acceso in mano per troppa ingordigia.
Questo grafico è tratto dall’Outlook Previsionale 2022 e lo propongo a tutti voi, come monito.
Cosa fare adesso?
I mercati azionari sono delle macchine costruite per deludere la massa di investitori. Cosa fare adesso? Visto che sembra che dopo il grande scivolone delle scorse settimane si stia creando un minimo da cui i prezzi potrebbero rimbalzare (anche grazie alle trimestrali). Ma con alta volatilità! E verranno fatti nuovi massimi o sarà un rimbalzo del gatto morto? E’ in corso una rotazione settoriale? Quale? Cosa fare con le obbligazioni?
A queste domande cercherò di dare una risposta nella video-analisi “Approfondimento Intermarket Mensile” che sarà pronta a fine settimana. Un nuovo servizio a pagamento che vi permetterà ogni mese di avere il punto della situazione (almeno secondo i miei modelli metodologici) attraverso l’analisi di una cinquantina di strumenti finanziari in un paio d’ore di video.
A presto e vi raccomando prudenza, prudenza, e ancora prudenza! E prendete un poco di tempo per fare le VOSTRE analisi e le vostre strategie. Questo articolo riflette solo i miei pensieri e il mio modo di fare analisi, e non è detto che coincida con il risultato delle vostre analisi.
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Foto di copertina: Foto di Tima Miroshnichenko da Pexels