Banca Mediolanum lancia il suo nuovo fondo Mediolanum Circular Economy Opportunities. Il comparto azionario di Mediolanum Best Brands presenta una strategia azionaria globale finalizzata a realizzare un investimento sostenibile attraverso la selezione di aziende virtuose che contribuiscono al processo di transizione verso un’economia circolare: attente quindi a ridurre gli sprechi e ad allungare il ciclo di vita dei prodotti per cogliere tutte le opportunità e le potenzialità offerte da questo nuovo approccio. Una tematica che si rifà ai megatrend ambientali.
La strategia gestionale è caratterizzata da una esposizione geografica che privilegia le economie più sviluppate a livello globale, mentre in termini settoriali prevede principalmente l’allocazione nei segmenti dell’industria, della tecnologia e delle materie prime. I gestori selezionati sono Pictet, KBI (Amundi) e Blackrock, tra i più attivi e performanti negli investimenti tematici e sostenibili. Inoltre, adottando strategie ed approcci gestionali differenti, permettono una ridotta sovrapposizione dei titoli in portafoglio e una elevata diversificazione.
Il nuovo fondo è classificato articolo 9, ossia prodotto finanziario con un esplicito obiettivo di investimento sostenibile secondo la recente normativa europea, andando così ad integrare l’offerta di prodotti ESG di Banca Mediolanum.
“Il tema della sostenibilità ci pone di fronte ad un cambio di paradigma epocale, che non può più essere ignorato né ritardato” dichiara Edoardo Fontana Rava, Direttore Sviluppo Prodotti e Modello di Business di Banca Mediolanum.
“L’economia circolare ci offre l’opportunità di ripensare e riprogettare a fondo il modo in cui produciamo e consumiamo, costruendo un’economia a impatto zero che porterà a ridurre al minimo il consumo delle risorse. Noi vogliamo fare convintamente la nostra parte, ampliando sempre di più l’offerta di prodotti ESG e soluzioni di investimento sostenibili per i nostri clienti e andando ad investire in quelle aziende che ne condividono i valori fondanti nelle loro strategie di business e nella progettazione dei rispettivi prodotti e servizi”.
Il modello lineare a cui siamo da sempre abituati basato sull’estrazione, la produzione, la distribuzione e lo smaltimento, ovvero “produci, consuma e poi getta”, non è infatti più adatto alla realtà odierna, è necessario un radicale cambio di rotta. Basti pensare che il mondo attualmente consuma 100 miliardi di tonnellate di materiali all’anno e, se questo trend resterà invariato, la ONG Circle Economy stima che entro il 2050 avremo bisogno dell’equivalente di quasi tre pianeti per soddisfare i nostri tassi di consumo attuali.
La transizione verso un’economia circolare è dunque indispensabile per offrire una maggiore sostenibilità ambientale e sociale attraverso la realizzazione di prodotti già pensati per essere riutilizzati, ottenendo un allungamento della loro vita utile e un riciclo che possa dare una nuova destinazione a scarti e rifiuti. “Produci, consuma, ricicla e riusa”, un cerchio che continua all’infinito.