“Non ci troviamo ancora alla fine del ciclo ma possiamo sicuramente parlare di un ritorno alla normalità. Questa fase di transizione potrebbe però essere un po’ più turbolenta sui mercati azionari ed è probabile che la prossima fase dell’equity sarà caratterizzata da una continua rotazione settoriale”. È l’analisi di Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea Independent Investors.
Molti tassi di crescita sono attualmente al loro picco. Questo vale per la crescita economica in generale, ma anche per la crescita delle vendite e degli utili per molte aziende. Inoltre, si può supporre che anche il sostegno finanziario e monetario sia a livello di governi che di banche centrali abbia superato il suo zenit.
Una situazione che può sembrare minacciosa, ma che rappresenta semplicemente l’inevitabile percorso di ritorno alla normalità.
Dalla crisi del 2020 al boom di oggi
“Per quanto peculiare possa essere ogni crisi, il modello secondo il quale i mercati si sviluppano in un ciclo economico di flessione, recessione, ripresa e successivo boom presenta sempre alcune differenze, ma alla fine le somiglianze superano le diversità”, spiega Schmitt.
Durante la fase iniziale di un ciclo, il problema più grande è che il mercato ha già prezzato la cosa, non appena la situazione si riflette concretamente nell’economia reale. In pratica, la demarcazione effettiva delle fasi iniziali e finali del ciclo è possibile solo guardando ex-post l’andamento relativo dei prezzi dei titoli ciclici rispetto a quelli più difensivi.
A posteriori, l’inizio del ciclo attuale è stato quasi esemplare, anche alla luce della recente crisi pandemica. I titoli ciclici hanno sovraperformato i titoli più difensivi da aprile 2020, prima di normalizzarsi gradualmente in estate. Questo è in linea con l’evidenza empirica, che suggerisce che il ciclo iniziale duri circa un anno.
Le prossime fasi
Ora sta cominciando la fase successiva, quella del ciclo intermedio. Possiamo aspettarci un ritorno alla normalità, perché in media la fase che abbiamo davanti dura quasi quattro anni.
Anche se i rendimenti attesi del mercato azionario non sono più così generosi come nel primo anno della ripresa, rimangono comunque interessanti.
La fase di transizione, in particolare, potrebbe essere un po’ più turbolenta sui mercati azionari, poiché gli operatori di mercato sono esposti a un nuovo tipo di incertezza sulle prospettive future.
Tuttavia, è difficile generare un rendimento aggiuntivo sostenibile dalla sola allocazione settoriale. È più probabile che la prossima fase del mercato azionario sia caratterizzata da una continua rotazione settoriale, in cui i singoli temi occupano ancora una volta più spazio e i temi di crescita strutturale possono fare la differenza a lungo termine.
La strategia multi-asset di Ethenea
“Questa fase di transizione del ciclo è stata accompagnata con prudenza da varie componenti di copertura nel portafoglio Ethna-Dynamisch, che è il fondo multi-asset più aggressivo dei tre Ethna-Funds di Ethenea”, conclude Schmitt: “abbiamo mantenuto una elevata esposizione azionaria fin dall’estate del 2020, tenendo il portafoglio concentrato su un nucleo resiliente di titoli, con l’obiettivo di continuare a garantire agli investitori l’accesso ai mercati azionari globali con un rigoroso controllo del rischio”.
Foto Credits: elaborazione grafico con StockCharts.com
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