In questo periodo agostano, care lettrici e cari lettori, siamo sicuri che state facendo tanti selfie e tante foto con il vostro cellulare. Anche questo è un argomento che abbiamo trattato in un capitolo del nostro ultimo libro “Investire nei megatrend del futuro“, che vi riproponiamo come “pillola” in questo articolo.

Foto di Asad Photo Maldives da Pexels

Arrivano i turisti Millennials e GenZ

Oggi i viaggiatori più ricchi sono i Baby Boomer occidentali ma Gen Z e Millennials dal 2020 li superano in numero. Le nuove generazioni sono attratte dalle esperienze e meno dagli aspetti materiali della vacanza.

Il nuovo lusso per i giovani è l’accesso a mete prima irraggiungibili come l’Everest e, più di recente, le isole Galapagos e l’Artico dove è possibile provare emozioni forti da documentare sui social media. Questi giovani consumatori sono avanzati tecnologicamente e usano i device digitali per restare connessi e per lavorare ovunque si trovino.

Gli operatori turistici devono garantire a questi nomadi digitali connessioni WiFi a banda larga sui voli a lungo raggio, in nave e in treno, oltre alla disponibilità di device indossabili e di app turistiche nei villaggi e negli alberghi.

L’incremento dei turisti cinesi (prima del Covid-19, ma ritorneranno dal 2022 a viaggiare anche loro) obbliga gli operatori ad essere presenti anche su WeChat, l’app usata da un miliardo di asiatici per informarsi, scambiarsi idee e acquistare qualsiasi cosa.

Giovani e tecnologie digitali cambiano il turismo

La predisposizione della clientela giovane a usare tecnologie digitali e a condividere i dati torna poi utile agli operatori sia sotto forma di pubblicità indiretta e gratuita grazie alle foto e alle recensioni postate sui social dai clienti sia con l’analisi dei dati prodotti dagli stessi clienti durante e dopo la vacanza che permette di capirne gusti, tendenze e desideri.

Anche grazie al comportamento digitale delle giovani generazioni, Il settore del turismo in poco meno di vent’anni ha subito una metamorfosi completa diventando un ecosistema vasto e frastagliato di startup, piccoli operatori locali e piattaforme digitali con modelli di business che hanno messo sotto pressione i grandi operatori storici. Nel settore aereo c’erano pochi vettori, spesso pubblici, come Alitalia mentre oggi ci sono decine di compagnie low-cost tra cui scegliere.

Il settore alberghiero era dominato da grandi catene come la francese Accor (AC) e l’americana Marriott (MAR) mentre oggi in Italia si può dormire in 415.000 appartamenti prenotabili sulla piattaforma Airbnb per non parlare delle migliaia di Bed & Breakfast aperti dai privati. Per il noleggio auto prima si faceva riferimento a colossi come Avis Budget Group (CAR) mentre oggi possiamo usare decine di servizi di car sharing o di ride sharing come Uber (UBER).

Infine, per prenotare le vacanze chi faceva da sé trovava alte barriere informative e finiva per rivolgersi a Viaggi del Ventaglio e Valtur, oggi fallite e sostituite dalle piattaforme OTA come Booking.com (BKNG) che permettono di pianificare, prenotare e pagare il viaggio tramite cellulare.

Il nostro libro

Questa pillola che avete letto è tratta dagli scenari demografici del libro “Investire nei megatrend del futuro“. potete leggere un ampio estratto del libro grazie ad Amazon qui sotto.

Crediti: Foto di copertina by Foto di Asad Photo Maldives da Pexels

Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.