Performance o sostenibilità? Meglio tutte e due verrebbe da dire. In effetti, performance e sostenibilità sono stati per molti anni obiettivi alternativi sui mercati finanziari. Puntare su strumenti attenti all’ambiente o al sociale significava sistematicamente rinunciare a una quota (più o meno importante) di rendimento. Negli ultimi anni, invece, i due target si contemperano senza problemi. I backtest evidenziano senza tema di smentita come siano proprio gli strumenti del risparmio gestito che seguono criteri ESG a essere quelli più efficienti.
Il libro
Andrea Turrini Vita, Paolo Ceccherini e Alessia D’Imperio, con il loro testo “La gestione dei portafogli finanziari, tra sostenibilità e ricerca della performance” (ed. Gli Ori, pagg.167, 22 euro), analizzano i segnali di un processo di cambiamento che investe società ed economia verso una direzione di maggiore sostenibilità, evidenziando come l’interpretazione di questi mutamenti possa essere importante anche nelle strategie di gestione degli investimenti.
Gli autori individuano prima tre principali processi di rivoluzione dei sistemi economici e sociali che investono il nostro tempo e che spiegano la dirompenza delle tematiche ESG. Quindi analizzano una serie di portafogli di investimento che integrino regole ESG a crescente severità; infine mostrano i risultati delle simulazioni ottenuti in termini di frontiere efficienti.
Performance e sostenibilità
Lo studio ha rilevato su tutti i diversi gradi di integrazione ESG nelle asset allocation analizzate, una migliore performance dei portafogli ESG rispetto a quelli tradizionali. Un risultato che nel corso dell’ultimo anno ha già avuto una conferma pratica.
La pandemia da Covid19 ha infatti accelerato il processo già in atto di riallocazione dei capitali verso emittenti con migliore rating ESG. Rendendo sempre più evidente che gli investimenti sostenibili e responsabili sono passati dall’essere un “nice to have” a un “must have”.
“L’attuale “Green Wave”, offre all’investitore attento la prospettiva di considerare l’inclusione delle variabili ESG nei processi di investimento come un’opportunità. Per avere un motore aggiuntivo per la performance del portafoglio finanziario” è la conclusione dei tre autori.