Quali sono i rischi geopolitici (e le opportunità) dell’investire nei Paesi Emergenti? Me lo sono chiesto preparando per un cliente l’analisi della situazione dei mercati finanziari e la strategia per il secondo trimestre.
Come vanno i Paesi Emergenti
Non c’è dubbio che avere investito un anno fa nei Paesi Emergenti si sia rivelato un ottimo affare (per chi l’ha fatto) come si vede nella grafica che mostra il rendimento dal 2 aprile 2020 a oggi di India, Corea, Cina, Brasile, Argentina, Giappone, Australia, Turchia e Russia.
Tutti gli indici EMG tranne la Cina e Australia hanno rendimento superiore al 50% con punte del 78% per India e Argentina. Per tenere sotto controllo questi indici vi consiglio di usare il mio grafico in StockCharts.com con cui potete cambiare i settaggi a vostro piacimento.
I rischi geopolitici
E’ bello investire in qualcosa che ha un ottimo rendimento, in un’area del mondo in forte crescita demografica e tecnologica, ma dobbiamo considerare i rischi derivanti dai megatrend geopolitici. Dovendo fornire al cliente una veloce panoramica dei principali rischi nell’area Asia-Pacifico ho spulciato sia i giornali sia alcuni dei miei siti di “intelligence” preferiti. Limitandoci ai Paesi citati nel grafico ecco alcuni dei rischi che emergono.
Partiamo dal blocco (involontario) del Canale di Suez, che ha paralizzato per una settimana il commercio mondiale portando alla luce la fragilità della supply chain globale come spiegato in questo articolo di Digital4. Questo incidente porterà molti armatori a sfruttare la nuova North Sea Route nell’Artico, di cui parliamo più avanti, mentre altri Paesi accelereranno il reshoring di attività produttive essenziali.
E poi c’è la situazione economica della Turchia, che è uno stato cuscinetto tra l’Europa occidentale e l’Oriente, ben spiegata da questo articolo di Marketwatch. Chi investe in Turchia (+60% in un anno l’indice di Borsa) deve fare i conti con questo rischio oltre che con il crollo della Lira Turca che mangia i rendimenti degli asset in valuta locale.
A seguire, qui sotto vediamo due notizie che trattano della militarizzazione dell’Artico da parte della Russia , come riportato dalla “top news” de La Stampa e le scaramucce tra Cina e Filippine nel Mare Cinese del Sud documentate dal sito Nikkei Asia, un altro dei posti più “caldi” del pianeta dove le marine di Cina, Corea, Giappone e USA si confrontano a distanza.
Il dominio della Russia sull’Artico
L’Artico è il nuovo Eldorado per il commercio marittimo e l’industria petrolifera. Ma diventa anche un potenziale terreno di scontro tra superpotenze. Ne abbiamo già ampiamente trattato in due articoli che vi ripropongo.
Nel primo dal titolo “Artico. Il nuovo Eldorado” abbiamo focalizzato l’attenzione sulle mosse della Russia per garantirsi l’accesso alle risorse minerarie e petrolifere della piattaforma continentale (che include la dorsale di Lomonosov e l’altopiano Mendeleev, sotto cui si stima ci siano giganteschi giacimenti di idrocarburi) sia per mantenere la supremazia sulla North Sea Route che si apre con il riscaldamento globale.
Nel secondo articolo dal titolo “Russia, petrolio e rublo. Come farci trading?” abbiamo focalizzato l’attenzione sull’economia russa nel complesso e poi abbiamo spiegato la dipendenza della Russia dal petrolio e quali correlazioni sfruttare nell’investire in questo Paese.
Per capire la complessa situazione geopolitica in quell’area vi consiglio di guardare questo interessante video creato da Amit Sengupta, esperto di Relazioni Internazionali, che essendo indiano ha una visione diversa dalla nostra (occidentale e americano-centrica).
La militarizzazione dell’Artico
Ovviamente, dove ci sono interessi geopolitici in gioco arrivano i militari a difesa degli interessi nazionali. L’area dell’Artico si sta rapidamente “scaldando”. In questo video vengono mostrate alcune delle armi russe per l’Artico e la nuova base militare costruita per ospitare centinaia di soldati.
Conclusioni
Con questo breve articolo spero di avervi dato qualche spunto per guardare anche ai megatrend geopolitici, di cui parliamo in abbondanza nel nostro libro “Investire nei Megatrend del futuro“.
Non è saggio investire in aree del Pianeta che si conoscono poco senza guardare ai potenziali rischi geopolitici. Oggi Internet vi mette a disposizione tutte le risorse informative per sapere cosa succede nei posti più remoti del globo senza alzarvi dalla poltrona.
Siete investitori del 2021, quindi sfruttate a piene mani quello che la tecnologia vi mette a disposizione, gratis, per aumentare la vostra conoscenza e ridurre i rischi d’investimento.