Quando si parla di ripresa da un crollo molto violento e improvviso si usano le lettere dell’alfabeto per visualizzare la forma che potrebbe avere.
Un interessante report del Boston Consulting Group ci spiega i cinque scenari a cui potremo andare incontro nei prossimi anni. Il report è focalizzato sulle linee aeree ma si può prendere spunto per l’economia in generale.
Indice
Ripresa e lettere alfabetiche
Quelle più comuni per chi fa analisi economica o analisi dei mercati finanziari sono L, U, V e W. Oggi, nell’era della pandemia, si è aggiunta la K.
La ripresa a L è una “non ripresa”
Dopo un crollo importante (dell’economia o della quotazione di un titolo) non c’è sufficiente forza o spinta economica e si resta per un più o meno lungo periodo in stagnazione (o lateralità). Senza alcuna ripresa. Quindi si forma un grafico a L. Eccone un esempio di un titolo tecnologico tra il 1999 e il 2002.
La ripresa a W tra speranze e paure
La ripresa a W era quella che si temeva a marzo 2020. Dopo il crollo dei mercati in tre settimane, il minimo creatosi a metà marzo aveva posto molti dubbi a tutti noi analisti. Come si sarebbe sviluppato il movimento?
Molti erano propensi per la formazione o di una L o di doppio minimo a W. Il più pericoloso perché l’investitore pieno di speranza dopo essere rientrato a mercato si sarebbe trovato in una nuova correzione (magari violenta) che avrebbe avuto un impatto psicologico devastante su una persona già provata da lockdown, morti, sofferenze e perdite in borsa.
Un esempio di un titolo minerario che ha sviluppato un doppio minimo a W tra il 2016 e il 2020 è questo. Notate anche la potenza del recupero dopo un tale pattern della durata di ben 4 anni. Una vera molla che si è caricata per poi scattare con grande violenza dal minimo di marzo 2020.
La ripresa a V è la migliore!
Questa è la ripresa che tutti sognano e che si è magicamente avverata a marzo 2020 nella negazione totale da parte di gran parte degli analisti, dei fondi e dei gestori che infatti sono rimasti alla finestra, mentre i piccoli trader social-guidati hanno raccolto guadagni a piene mani, sebbene molti avessero delle perdite enormi da ripianare dopo in crollo di febbraio-marzo.
Questo tipo di ripresa l’abbiamo vista anche a marzo 2009 come testimonia il grafico di un titolo a caso che ho preso dai miei appunti. Per chi ha letto i mio libro “La Ruota dei Mercati Finanziari” il pattern di reversal sarà familiare, essendo classificato come “K-2” nella mia metodologia a candele K di cui ho scritto in un capitolo intero.
Il rapporto del BCG
Il rapporto del Boston Consulting Group dal titolo “With Business Travel Up in the Air, What’s Next for Airlines?” utilizza queste simbologie per spiegare la loro visione della possibile ripresa della domanda del settore aereo commerciale. Quindi dei voli turistici e dei voli per motivi di business.
Dal mio punto di vista questo rapporto è molto importante da studiare e vi metto qui sotto il grafico con i 5 scenari sviluppati da BCG.
Nel grafico vedete che gli scenari vanno da 6 mesi (il report è uscito a febbraio 2021) fino a 12-18 mesi ognuno con una probabilità di successo.
A mio avviso, questi scenari possono essere anticipatori degli scenari economici che ci attendono perché l’aviazione commerciale è la spina dorsale del mondo attuale e di quello del futuro ed è fondamentale per lo sviluppo dei trend demografici che stanno plasmando la nostra società.
Se riparte l’aviazione civile vuole dire che riparte anche l’economia globale.
Non vi bastano V, W, L e U? C’è la K!
Da qualche settimana sui siti economici è comparsa un’alternativa alle forme grafiche più conosciute. Nuova e in linea con questi tempi digitali e tecnologici. La ripresa “K-shaped”.
Questa forma di ripresa è prevista da grandi banche come Rabobank e da istituzioni come S&P soprattutto per l’economia europea ed è connessa alla pandemia. A prescindere che l’Europa sia il fanalino di coda del carro trainato da Cina e Stati Uniti, anzi è il vaso di coccio in mezzo ai due giganti, la ripresa a K mostra come alcuni settori economici siano in trend positivo (a prescindere dalla pandemia) o stiano ripartendo velocemente, mentre altri restano ancora al palo essendo molto più correlati all’andamento della pandemia a livello globale e locale.
Se vi interessano le analisi cliccate sui link sopra. Altrimenti potete sempre guardare alla veloce descrizione che ne fa Investopedia, che pubblica anche il grafico di una ripresa a K. Come vedete si forma perché si crea un grande divario tra settori economici. Alcuni ripartono alla grande, altri ristagnano per anni. E le analisi di cui sopra parlano di almeno 3 anni!
Attenzione al rischio inflazione
Infine, attenzione all’inflazione! Ne ho già parlato in un altro articolo che tratta di rischio bolla e rialzo delle commodity che vi invito a leggere. No vi bastasse, vi consiglio di leggere il rapporto di Goldman Sachs sul probabile nuovo super-ciclo delle commodity.
Infatti, se riparte l’economia globale la combinazione di: 1) grande massa di liquidità introdotta con la pandemia da banche centrali e governi e 2) la voglia di tornare a spendere e a divertirsi di miliardi di umani e 3) la ripresa della produzione e degli investimenti in asset reali provocherà una fiammata inflattiva che avrà tra le sue componenti il petrolio e le commodity.
Di questo rischio ha parlato anche il grande analista e speculatore Michael Burry, l’uomo del Big Short sui mutui sub-prime del 2008, come spiega un articolo di Business Insiders che vi consiglio di leggere.