Oggi è il giorno della Santa Pasqua. Auguri di Buone Feste a tutti i lettori e a tutte le nostre lettrici. Ma anche se è festa e magari siete già stressati per la preparazione del pranzo pasquale non ci dimentichiamo che la domenica è giornata di recensione. E per Pasqua vi propongo un libro leggero, e musicale, che parla della bella Milano.
Milano è una città dalle mille voci, un mosaico di storie e contraddizioni che si intrecciano tra i suoi quartieri, le sue vie e le sue piazze. Lo è oggi ma lo è stata sempre. Con il libro Strà Milano. Lo stradario cantato della città, Alessio Lega e Giangilberto Monti ci regalano un’opera unica: un viaggio musicale e letterario che attraversa l’anima della metropoli lombarda, trasformando la geografia urbana in una partitura emozionale e culturale.
Un viaggio nella Milano cantata
Il libro non è solo uno stradario, ma una vera e propria autobiografia musicale della città. Attraverso cinque passeggiate musicali e tredici luoghi emblematici, gli autori ci conducono in un percorso che abbraccia la storia di Milano dagli anni ’60 fino ai giorni nostri.
Ogni angolo della città custodisce una canzone, ogni melodia narra una storia: dal Giambellino di Giorgio Gaber con La ballata del Cerutti alle periferie raccontate dai rapper contemporanei. Le pagine scorrono veloci, arricchite da liriche tradotte per chi non conosce il dialetto milanese, rendendo accessibile a tutti la poesia delle canzoni.
La varietà degli artisti citati è impressionante e piacerà anche ai lettori che non sono milanesi o che vivono lontano da questa città: da Enzo Jannacci a Ivan Della Mea, passando per Ornella Vanoni e Roberto Vecchioni. Non mancano riferimenti alla scena trap odierna, che dimostra come Milano continui a essere un crocevia culturale.
Milano per tutti: una lettura universale
Pur essendo profondamente radicato nella cultura milanese, Strà Milano non si limita a parlare ai suoi abitanti. Il libro offre spunti interessanti anche a chi non vive a Milano o non la conosce bene. Le storie narrate nelle canzoni sono universali: parlano di amore, lotta, speranza e contraddizioni. Attraverso le vicende di personaggi come Giovanni Ardizzone o Giuseppe Pinelli, il lettore scopre episodi che trascendono i confini geografici e diventano parte della memoria collettiva.
Inoltre, il libro invita a riflettere sul ruolo della musica come strumento di narrazione storica e sociale. La “canzonetta”, spesso considerata un genere minore, assume qui una dimensione epica e culturale, capace di raccontare la realtà con profondità e sensibilità.
I luoghi emblematici di Milano
Il libro esplora tredici luoghi emblematici di Milano, intrecciando la geografia urbana con le storie narrate nelle canzoni che hanno segnato la cultura cittadina. Tra i luoghi più significativi descritti troviamo il Giambellino, quartiere popolare reso celebre da Giorgio Gaber, l’Ortica, evocata con ironia e malinconia da Enzo Jannacci, e Piazza Vetra, teatro della tragica vicenda di Rosetta, giovane prostituta degli anni ’20 cantata da Nanni Svampa. San Vittore è il luogo dove Ornella Vanoni ambienta la struggente Ma mi, che narra storie di carcere e umanità. Via Rovello è legata al Piccolo Teatro e alla tradizione teatrale e musicale milanese, mentre Piazza Fontana è un luogo carico di memoria storica, evocativo degli anni di piombo e delle manifestazioni studentesche degli anni ’70. I Navigli sono celebrati da Ivan Della Mea come il cuore poetico e bohemien della città, e Piazzale Selinunte rappresenta la nuova scena trap milanese, simbolo del legame tra le periferie contemporanee e le nuove forme di espressione musicale.
Musica e geografia urbana: un intreccio unico
In Strà Milano, la musica e la geografia urbana si intrecciano in un modo unico, trasformando le strade e i quartieri di Milano in una partitura musicale che racconta l’anima della città. Il libro dimostra come la musica possa essere uno strumento per leggere la città. Le canzoni diventano marcatori culturali che raccontano le trasformazioni urbane e sociali di Milano.
Ad esempio, Piazza Fontana richiama alla memoria gli anni di piombo, mentre i Navigli evocano un’anima bohemien e romantica. Questo approccio fa sì che la geografia urbana non sia solo un insieme di strade e piazze, ma un tessuto vivo di memorie e significati.
Pasqua e il senso del rinascere
Leggere Strà Milano nel giorno di Pasqua aggiunge un significato speciale all’esperienza. Pasqua è la festa della rinascita, un momento di riflessione e speranza. Allo stesso modo, il libro celebra la capacità di Milano di risorgere dalle sue ferite storiche attraverso la musica e l’arte. Dalla ricostruzione post-bellica alla vitalità dei quartieri popolari, ogni pagina trasmette l’idea di una città che non si arrende mai.
Le canzoni riportate nel libro sono come le campane che suonano nella domenica pasquale: evocano emozioni profonde e ci ricordano che anche nei momenti più difficili c’è spazio per la bellezza e la gioia. È un invito a riscoprire il valore delle piccole cose — le storie minime che diventano grandi quando raccontate con passione.
Conclusione
Strà Milano è molto più di un libro; è un atto d’amore verso una città che ha saputo trasformare le sue contraddizioni in arte e poesia. Alessio Lega e Giangilberto Monti ci offrono uno strumento per esplorare Milano con occhi nuovi, ma anche per riflettere sul potere universale della musica come linguaggio di memoria e identità.
Leggerlo a Pasqua significa celebrare non solo la rinascita religiosa ma anche quella culturale: scoprire che ogni strada può raccontare una storia e ogni storia può diventare una canzone. Un’opera consigliata a chi ama Milano, ma anche a chi vuole avvicinarsi alla sua anima senza bisogno di viverci.
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Recensione creata dall’autore con l’aiuto e l’elaborazione di Perplexity AI
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