L’Europa si riarma? Ursula Von der Lyen ha lanciato nei giorni scorsi il suo piano da 800 miliardi complessivi per riarmare l’Unione Europea, sventolando lo spauracchio della Russia e il possibile abbandono da parte degli Usa. Ne avevamo già parlato qui. Un fatto positivo o negativo? Teniamo conto che pare che la presidente della Commissione voglia scavalcare il Parlamento Europeo e far approvare il tutto solo a capi di stato e di governo della UE.

Di recente L’Agenzia Europea per la Difesa (EDA) ha pubblicato i dati sulla spesa per la difesa nel 2023-2024 (qui). Per cercare di avere un “parere” oggettivo della situazione non “contaminato” da bias pro o contro il piano di VDR, abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di commentare il paper dell’EDA. Di seguito abbiamo riportato domande e risposte sul tema “L’Europa si riarma?”

Quali sono i principali dati che emergono?

L’Agenzia Europea per la Difesa ha evidenziato un significativo aumento dovuto alla guerra in Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno incrementato la spesa totale, soprattutto per l’acquisto di nuovi armamenti, con un occhio di riguardo ai prodotti commerciali “off-the-shelf” (COTS). Gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&S) sono cresciuti, sebbene inferiori a quelli di altri paesi come Stati Uniti e Cina. L’EDA sottolinea l’importanza di una maggiore collaborazione europea per rafforzare l’industria della difesa del continente ed evitare una dipendenza eccessiva da fornitori extra-UE. Il rapporto indica una tendenza all’aumento della spesa anche nel 2024 e incoraggia gli Stati membri a investire strategicamente e in modo coordinato per prepararsi alle sfide future.

Quali sono le principali tendenze di spesa per la difesa nell’UE tra il 2023 e il 2024?

Nel periodo 2023-2024, le principali tendenze di spesa per la difesa nell’UE includono un notevole aumento della spesa totale, degli investimenti e degli stanziamenti per la ricerca e sviluppo (R&S).

*   Aumento della spesa totale per la difesa: Nel 2023, la spesa totale per la difesa degli Stati membri dell’UE ha raggiunto i 279 miliardi di euro, pari all’1,6% del PIL degli Stati membri. Si prevede che questa tendenza continui, con una spesa che potrebbe raggiungere i 326 miliardi di euro nel 2024, pari a circa l’1,9% del PIL degli Stati membri.

*   Incremento degli investimenti nella difesa: Nel 2023, gli investimenti nella difesa hanno raggiunto la cifra record di 72 miliardi di euro, rappresentando il 26% della spesa totale per la difesa. Si prevede che nel 2024 superino i 100 miliardi di euro, raggiungendo oltre il 30% della spesa totale per la difesa.

*   Aumento della spesa per R&S: La spesa per la ricerca e sviluppo nel settore della difesa ha raggiunto gli 11 miliardi di euro nel 2023. I dati indicano che nel 2024 potrebbe raggiungere i 13 miliardi di euro.

Questi aumenti sono in gran parte dovuti alla risposta degli Stati membri alla guerra della Russia contro l’Ucraina e al conseguente sforzo per rafforzare le capacità di combattimento delle proprie forze armate. Tuttavia, la tendenza a ricorrere a prodotti commerciali off-the-shelf (COTS) da fornitori non europei per colmare rapidamente le lacune nelle capacità rischia di indebolire la base tecnologica e industriale della difesa europea (EDTIB). Per massimizzare l’impatto di questi aumenti di spesa, è fondamentale promuovere la cooperazione europea e investire strategicamente in linea con le priorità di sviluppo delle capacità dell’UE.

Quali confronti si possono fare con USA e Cina?

Il documento fornisce alcuni confronti tra la spesa per la difesa nell’UE e quella di Stati Uniti e Cina. Ecco i principali punti di confronto:

*   Spesa totale per R&S nel settore della difesa:

    *   Nel 2023, gli Stati Uniti hanno stanziato circa 129 miliardi di euro per la Ricerca, lo Sviluppo, il Test e la Valutazione (RDT&E).

    *   La spesa per la difesa R&S della Cina potrebbe ammontare a 21 miliardi di euro nel 2023.

    *   La spesa per la difesa R&S dell’UE ha raggiunto gli 11 miliardi di euro nel 2023.

*   Confronto generale: Gli Stati Uniti e la Cina superano gli Stati membri dell’UE quando si tratta di investimenti in R&S per la difesa. Gli Stati Uniti hanno mostrato il più significativo aumento nella spesa militare nel 2023, sottolineando l’importanza che gli Stati Uniti ripongono nella RDT&E per la difesa, concentrandosi sui concorrenti strategici. La Cina sta rapidamente modernizzando le proprie forze armate e investendo in missili e tecnologie avanzate, tra cui capacità informatiche, spaziali e controspaziali.

Qual è stato il principale fattore dell’aumento spesa difesa?

Il principale fattore dell’aumento della spesa per la difesa nel 2023 è stato lo sviluppo e l’approvvigionamento di nuovi sistemi d’arma. Gli Stati membri dell’UE (MS) hanno compiuto sforzi per rafforzare le capacità di combattimento delle proprie forze armate in risposta alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Ciò ha portato a un incremento degli investimenti nella ricerca, sviluppo e approvvigionamento di equipaggiamento per la difesa.

Nello specifico:

*   Gli Stati membri hanno cercato di reintegrare le scorte esaurite a causa degli aiuti militari forniti all’Ucraina.

*   Si sono impegnati per colmare le lacune nelle capacità critiche.

*   Hanno migliorato la preparazione alla difesa per conflitti ad alta intensità.

Di conseguenza, gli investimenti nella difesa hanno raggiunto la cifra record di 72 miliardi di euro nel 2023, pari al 26% della spesa totale per la difesa. La tendenza all’aumento degli investimenti nella difesa dovrebbe continuare nel 2024, con dati che indicano che gli investimenti potrebbero superare i 100 miliardi di euro e oltre il 30% della spesa totale per la difesa.

Perché la cooperazione europea è fondamentale?

La cooperazione europea è fondamentale per diversi motivi, in particolare nel contesto della spesa per la difesa e dello sviluppo delle capacità militari.

*   Massimizzare l’impatto della spesa per la difesa: Una maggiore cooperazione europea è fondamentale per massimizzare l’impatto degli attuali aumenti della spesa e degli investimenti per la difesa, affrontando al contempo le preoccupazioni relative al rapporto qualità-prezzo e ai risultati operativi.

*   Efficienza e risparmio sui costi: Una più stretta collaborazione europea offre opportunità di risparmio sui costi e può aiutare gli Stati membri a spendere i fondi disponibili in modo più efficiente. Ad esempio, la condivisione delle strutture di addestramento esistenti e delle capacità dei sistemi potrebbe portare a notevoli risparmi finanziari, ottimizzandone al contempo l’utilizzo.

*   Interoperabilità e riduzione della frammentazione: Le iniziative europee per la difesa forniscono una solida piattaforma per una più profonda collaborazione, con ulteriori incentivi finanziari che possono migliorare significativamente l’efficienza complessiva degli investimenti per la difesa e fornire agli Stati membri capacità più interoperabili e meno frammentate a lungo termine.

*   Affrontare le carenze di capacità: La consapevolezza delle significative carenze di capacità militari degli Stati membri, in seguito alla guerra della Russia contro l’Ucraina, ha aumentato la consapevolezza delle opportunità offerte dalle soluzioni collaborative europee, creando un maggiore potenziale per un aumento degli appalti collaborativi europei nei prossimi anni.

*   Rafforzare l’EDTIB: Un approccio collaborativo e coordinato, che preveda ordini più consistenti e un orizzonte di pianificazione più esteso, è fondamentale per sostenere le strategie e gli investimenti industriali a lungo termine e per rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa europea (EDTIB). La tendenza degli Stati membri a ricorrere a prodotti commerciali off-the-shelf (COTS) da fornitori extra-UE per colmare rapidamente le lacune nelle capacità rischia di indebolire ulteriormente l’EDTIB.

*   R&S avanzata: La collaborazione tra gli Stati membri è essenziale per i progetti di ricerca e sviluppo (R&S) tecnologicamente avanzati, che in genere comportano costi elevati difficili da sostenere da un singolo Stato. La cooperazione a livello di UE consente inoltre di ridurre le dipendenze esterne dalle attrezzature di difesa critiche.

*   Incentivi finanziari: La disponibilità di sostegno finanziario attraverso nuovi strumenti dell’UE, come l’European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act (EDIRPA) e l’Act in Support of Ammunition Production (ASAP), fornisce ulteriori incentivi per futuri appalti congiunti.

In sintesi, la cooperazione europea è essenziale per garantire che gli investimenti nella difesa siano spesi in modo efficace, per promuovere l’interoperabilità, per rafforzare l’industria europea della difesa e per affrontare le sfide alla sicurezza in modo unito e coordinato.

Quali indicazioni se ne possono trarre per il futuro?

Sulla base delle tendenze attuali e delle analisi presentate, si possono trarre diverse indicazioni per il futuro della spesa e della cooperazione nel settore della difesa nell’UE:

*   Aumento sostenuto della spesa per la difesa: La spesa per la difesa dovrebbe continuare ad aumentare nel prossimo futuro. I dati suggeriscono che la spesa totale per la difesa potrebbe raggiungere i 326 miliardi di euro nel 2024, pari a circa l’1,9% del PIL degli Stati membri. È fondamentale che gli Stati membri mantengano questo impegno a lungo termine per garantire la prontezza e la resilienza delle forze europee.

*   Investimenti strategici e allineamento alle priorità UE: È essenziale che gli aumenti di bilancio siano investiti strategicamente in linea con le priorità di sviluppo delle capacità dell’UE per massimizzare i risultati a livello europeo. Ciò significa concentrarsi su aree chiave come i sistemi integrati di difesa aerea missilistica, le munizioni circuitanti, i sistemi di guerra elettronica e le capacità di combattimento di nuova generazione.

*   Promozione della cooperazione europea: Una maggiore cooperazione europea sarà cruciale per fornire agli Stati membri forze armate più interoperabili e per rafforzare la base tecnologica e industriale della difesa europea (EDTIB). Gli Stati membri dovrebbero utilizzare maggiormente le opportunità di collaborazione proposte dalla Relazione annuale coordinata sulla difesa (CARD) 2024 e gli incentivi finanziari offerti dalle iniziative europee per la difesa.

*   Rafforzamento dell’EDTIB: La tendenza degli Stati membri a ricorrere a prodotti commerciali off-the-shelf (COTS) da fornitori extra-UE per colmare rapidamente le lacune nelle capacità rischia di indebolire ulteriormente l’EDTIB e solleva preoccupazioni sull’interoperabilità delle forze armate dell’UE. È quindi fondamentale che gli Stati membri superino l’urgenza immediata e coordinino la pianificazione nazionale verso obiettivi comuni a medio e lungo termine, consentendo all’EDTIB di sviluppare un processo di produzione coordinato.

*   Aumento degli investimenti in R&S: È essenziale un aumento continuo della spesa per la ricerca e sviluppo (R&S) nel settore della difesa affinché gli Stati membri rimangano all’avanguardia nei progressi tecnologici. La cooperazione tra gli Stati membri è essenziale per i progetti di R&S tecnologicamente avanzati, che in genere comportano costi elevati difficili da sostenere da un singolo Stato. I finanziamenti dell’UE dovrebbero aumentare ulteriormente per incentivare pienamente una maggiore cooperazione europea.

*   Utilizzo dei finanziamenti UE: Gli Stati membri dovrebbero fare maggiore uso del sostegno finanziario disponibile attraverso strumenti dell’UE come l’European Defence Industry Reinforcement through common Procurement Act (EDIRPA) e l’Act in Support of Ammunition Production (ASAP) per futuri appalti congiunti.

*   Superare le carenze del passato: Gli investimenti nella difesa effettuati dal 2019 hanno contribuito a compensare il periodo di sottoinvestimento e a riparare le carenze derivanti dal passato. È essenziale un percorso di investimento sostenuto oltre il recupero, passando dal semplice riparare il passato e affrontare il presente a garantire il futuro dell’Europa.

In sintesi, il futuro della spesa per la difesa nell’UE dipenderà dalla capacità degli Stati membri di mantenere gli impegni finanziari, di investire strategicamente, di promuovere la cooperazione europea e di rafforzare l’industria europea della difesa.

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Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.