La politica, la geopolitica, l’attualità visti con gli occhi di un filosofo. “Guida perversa alla politica globale. Tutti i paradossi del presente dalla crisi ecologica alla guerra in Ucraina” (editore Ponte alle Grazie) è il libro di cui parliamo oggi. L’autore è Slavoj Žižek, filosofo, sociologo e politologo sloveno.
Covid e Unione Europea, Biden, Putin e la Cina, femminismo e ideologia woke, crisi ecologica, delle sinistre e dei Paesi liberali. Nulla sfugge allo sguardo del professore, che con questo testo ci offre il libro politico più completo e ambizioso della sua carriera. Pubblicato nel 2022 fa in tempo a cogliere anche i primi tempi della guerra tra Russia e Ucraina.
Non è – e non vuole essere – una sintesi storica degli ultimi anni dell’Europa e del mondo, ma una finestra sul mondo vista con gli occhi del filosofo. L’autore ha la straordinaria capacità di fondere letture filosofiche e sociologiche degli avvenimenti.
Žižek si concentra sulla crisi dell’Occidente, o meglio sulla sua “confusione”. L’ordine garantito dalla guerra fredda si è dissolto con la caduta del muro di Berlino e da lì nasce la crisi di un Occidente che non è ancora riuscito a reinventarsi. Né a creare un sistema alternativo in grado di reggere e portare avanti i destini del mondo più sviluppato.
Un mondo minacciato dalla crisi ecologica, che però nella visione di Žižek diventa una crisi dell’uomo più che del pianeta. Un pianeta in grado di rimarginare le ferite che una delle tante specie animali presenti sulla sua superficie ha creato nel corso del tempo.
Gli ultimi capitolo poi sono dedicati alla geopolitica, da Washington a Pechino passando inevitabilmente per Mosca e Kiev.
La frase di Mao diventata famosa «Grande è la confusione sotto il cielo; la situazione è eccellente», diventa motivo di riflessione: le catastrofi di oggi contengono ancora una spinta verso il progresso o sono ormai precipitate in qualcosa di non più componibile, non più superabile? Non è un libro facile o da leggere di corsa, quanto piuttosto da centellinare e su cui riflettere. Si potrà essere d’accordo o meno con l’autore, ma di certo il suo punto di vista rappresenta un punto di partenza per ulteriori riflessioni.
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