In questi giorni di mio folle girovagare per le strade di Milano nel mezzo di una folla la cui densità in alcuni casi è impossibile da penetrare, ho avuto un occhio di riguardo per cercare libri che potessero saziare la mia instancabile sete di cultura.
Non mi dilungo sulla incredibile quantità di innovazione, di freschezza di idee e di voglia di fare delle tantissime startup guidate da giovani che ho visto e conosciuto, mentre mi hanno deluso i grandi marchi, che forti di un battage pubblicitario sui media, mi hanno fatto perdere ore di tempo in coda per poi refilarmi l’ennesimo “greenwashing” sul “guarda quanto siamo attenti alla natura e vogliamo bene al pianeta”. Invece, i giovani che si insegnano a creare cose utili con materiali naturali (legno, fibre tessili, sughero, tante piante e fiori) ci lanciano un messaggio chiaro e forte sulla loro voglia di vivere a contatto con Madre Natura.
Parto quindi da un libro bellissimo scritto, o meglio disegnato da Christian Grataloup, esponente di quella “scuola francese” di economisti che preferiscono le infografiche alle parole. I nostri lettori (forse) ricorderanno una delle mie prime recensioni su questo sito, era giugno 2020 del libro di itinerari geopolitici “Le Dessous de cartes” del noto studioso di relazioni internazionali Jean-Christophe Victor che vi consiglio di riguardare anche alla luce di quanto avvenuto in questi anni.
Tornando ai libri di Grataloup, ho comprato il suo “Atlante storico della terra” pubblicato nel settembre 2023, edito in Italia dal sempre ottimo editore di libri illustrati L’Ippocampo e solo in edizione cartacea con copertina rigida. Il libro contiene 300 mappe e infografiche originali che ripercorrono la storia del nostro pianeta e intreccia una vasta gamma di narrazioni che finora sono state prese in considerazione solo separatamente: la nascita dell’Universo, la comparsa della Terra e delle prime forme di vita, l’avvento della specie umana e la sua evoluzione, le prime società agricole, l’era del consumo di massa e delle emissioni di carbonio e la presa di coscienza della crisi ambientale. Eccezionale!
Sempre girando al Fuorisalone ho trovato anche tanta voglia di riciclo di materiali, quello che si chiama economia circolare. Quindi oggetti prodotti dall’utilizzo di altri vecchi oggetti, cose fatte di plastica riciclata, tessuti riciclati, metalli riciclati. A questo proposito ho preso un libro che ne parla, edito da Edizioni Ambiente nel 2021 dal titolo “Neomateriali 2.0“. Il libro fa parte di una collana dedicata all’economia circolare nei diversi settori economici. Lo trovate sul sito di Edizioni Ambiente a questo link.
Il messaggio che mi è arrivato forte dal Fuorisalone di quest’anno è la voglia di ritornare a vivere nella Natura e con la Natura. Vi lascio al proposito l’indicazione di un sito del progetto lanciato nel 2022 da un gruppo di intrecciatori di fibre di bambu indiani cel Deccan Plateau. Anche questi li trovate al Fuorisalone (Scalo Farini). Altrimenti guardate il sito e il video a questo link.