Il grande successo dell’articolo di venerdì scorso sulle opportunità a lungo termine del mercato cinese ci incoraggia ad approfondire il tema. Oggi parliamo delle “Magnifiche 7”. Che non sono le solite azioni tecnologiche americane, ma dle Magnifiche Sette Frecce che il Governo Cinese sta mettendo in campo per risollevare le sorti del Dragone.
Questo articolo è il complemento ideale all’analisi che abbiamo pubblicato venerdì e che vi consiglio di leggere se l’avete persa.
Oggi ospitiamo sul sito un altro esperto di Cina, la dottoressa Xiaolin Chen, Head of International di KraneShares che i nostri lettori e le nostre lettrici già conoscono e apprezzano.
Nel 2023, nel periodo compreso tra marzo e dicembre, i responsabili delle politiche economiche cinesi hanno introdotto oltre 24 misure di sostegno ai mercati. Promosse dalla People’s Bank of China (PBoC), queste iniziative hanno riguardato la riduzione di diversi tassi di interesse per fornire liquidità sia sulla parte a breve, che quella a medio e a lungo termine della curva dei rendimenti. Queste azioni miravano ad aiutare le imprese e le famiglie riducendo i costi dei prestiti e dei mutui. Inoltre, il governo ha annunciato un’espansione fiscale, iniettando 1.000 miliardi di RMB (circa 137 miliardi di USD) per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture.[1]
L’anno si è poi concluso con l‘annuncio di altri 1.000 miliardi di RMB dedicati al finanziamento di sviluppatori immobiliari e relativi progetti.[2] Tutte queste misure testimoniano che nel secondo anno del terzo mandato del Presidente Xi, il conseguimento di solidi risultati economici è la massima priorità nazionale.
Queste misure hanno certamente contribuito a migliorare il sentiment degli investitori, anche se in modo graduale. Ci vorrà del tempo per ripristinare la loro fiducia affinché tornino a considerare la Cina come un’opportunità di investimento. Pertanto, è utile mantenere monitorati una serie di elementi, che potremmo definire come le “Magnifiche sette” questioni che raccolgono gli elementi essenziali del mercato azionario cinese:
- Crescita economica – Nel 2023, la Cina ha registrato una crescita del PIL del 5,2% su base annua, pari a 126.000 miliardi di RMB[3]. Non si tratta di un risultato deludente, ma anzi questo dato mantiene il Paese sulla strada giusta per raggiungere l’obiettivo di crescita annua del 5% nel prossimo decennio, in linea con gli obiettivi di sviluppo nazionale. In questo senso, il risultato ottenuto è abbastanza positivo.
- Politiche macro – Le politiche monetarie e fiscali sono rimaste accomodanti e prevediamo che questo approccio persisterà. Il fattore critico da monitorare è l’efficacia con cui la liquidità, che è molto ampia se non addirittura abbondante, viene convogliata nel sistema.
- Geopolitica – Le elezioni negli Stati Uniti del 2024 saranno tra le più significative degli ultimi anni. In attesa di scoprire quale sarà l’esito, la Cina continuerà ad affrontare le sfide attuali e future con un approccio pragmatico.
- Liquidità – Sono state annunciate iniezioni sui mercati di migliaia di miliardi di RMB e sono state emesse obbligazioni per supportare l’economia sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta.
- Valutazioni – Talvolta le valutazioni sono basse per ragioni specifiche, ma in questo caso le valutazioni della Cina sembrano scollegate dai fondamentali. Osserviamo costanti miglioramenti degli utili delle società cinesi ma i prezzi delle loro azioni e di conseguenza il P/E continuano a consolidarsi. Ciò suggerisce che i fattori macroeconomici stanno influenzando l’attuale tendenza. Se il contesto macroeconomico si stabilizza e la liquidità delle società aumenta, sostenendo la crescita delle imprese, esiste il potenziale per una significativa rivalutazione.
- Fondamentali aziendali – Gli sforzi di internazionalizzazione delle aziende cinesi cominciano a produrre risultati economici positivi. Ad esempio, nel suo ultimo rapporto finanziario, Alibaba ha registrato una crescita del 44% su base annua per l’attività internazionale.[4] I leader di settori come l’e-commerce e i veicoli elettrici stanno riportando risultati più concreti derivanti dalle loro iniziative di espansione internazionale.
- Sentiment degli investitori – L’allocazione sulla Cina dei fondi comuni e degli hedge fund globali è attualmente su livelli storicamente bassi, il che suggerisce che la Cina è un’asset class sotto-allocata e poco detenuta. Con il graduale miglioramento del sentiment degli investitori nei confronti dell’asset class e dell’indice, dovuto in parte al ribilanciamento dei suoi componenti, prevediamo un ritorno dei flussi di capitale verso questa asset class.
L’evoluzione del mercato dei capitali cinese dimostra che le “frecce” necessarie per la ripresa economica e la rinascita della forza dei consumatori sono già pronte per essere scoccate dai responsabili delle politiche cinesi. Il loro ruolo è fondamentale per guidare un cambiamento significativo che ridia slancio alla Cina.