L’Associazione GSM, a marzo 2020, pronosticava: “Si prevede che il 5G contribuirà per 2.200 miliardi di dollari all’economia globale entro il 2034”.
Secondo Luke Barrs (Responsabile Client Portfolio Management per il team Fundamental Equity EMEA) di Goldman Sachs Asset Management, “Gli sviluppi del 5G, dai fornitori di dati ai fornitori di infrastrutture, potrebbero essere profondi. Le società che si preparano per questa potenziale rivoluzione digitale offrono interessanti opportunità di investimento. Benché la generazione dei Millennials sia il motore principale delle tendenze adottate attraverso un mondo più connesso, il Covid-19 ha amplificato il tasso di adozione per le generazioni più anziane aumentando le opportunità in questo comparto”.

Insomma, le potenzialità di crescita esponenziale delle nuove infrastrutture per il cosiddetto “5G”, ovvero la quinta generazione di reti di telefonia mobile, ci sono tutte.
A partire dal fatto che amplierà la capacità disponibile attraverso l’apertura di frequenze nuove e meno congestionate e l’uso più intelligente e più mirato di queste. “Si pensa che, se il 5G venisse implementato correttamente, l’ampiezza di banda wireless potrebbe essere infinita – spiega Barrs – Il 6G potrebbe non essere mai necessario”.

La tecnologia sarà ad alta frequenza e alta velocità (una rete 5G potrebbe trasferire un intero film in alta risoluzione in 2 secondi) e ridurre la latenza (o tempo di risposta) da 50 millisecondi a 1 solo: ridurre al minimo il tempo di risposta è fondamentale ad esempio per sviluppare un’adeguata reattività delle auto a guida autonoma all’ambiente circostante per evitare le collisioni

Sebbene vi siano sfide logistiche e finanziarie, l’evoluzione del 5G sarà principalmente basata sul software, che può essere aggiornato più facilmente rispetto all’hardware e ad un costo inferiore.

“A livello globale ci si sta preparando per l’introduzione del 5G nei prossimi anni, con la consapevolezza che questa tecnologia sarà fondamentale per la futura strategia industriale, la competitività delle imprese e il progresso sociale” conclude il manager di GSAM.


Di Massimiliano Malandra

Co-founder di questo sito. Analista fondamentale e quantitativo, socio Aiaf e giornalista professionista dal 2002. Esperto di approccio risk parity. Autore di vari libri.