Indice
Introduzione
Care lettrici e cari lettori, come sapete, da inizio anno è disponibile il nuovo Outlook Previsionale dei Mercati Finanziari 2024 (arrivato alla dodicesima edizione) composto da 199 slides in formato pdf e una video-analisi di 3 ore che combina analisi tecnica, analisi intermarket, economia e geopolitica per identificare l’attuale scenario dei mercati e le previsioni delle tendenze dei prossimi dodici mesi.
Vi rimando a questo articolo, pubblicato il 2 gennaio per una panoramica del report, ricordandovi che il costo comprensivo di IVA è 99,00 euro (pari a 81,15 euro + 22% iva). Per acquistare il report basta andare sulla piattaforma di e-commerce Gumroad.com cliccando su questo link: https://investirobot.gumroad.com/l/intermarket012024 o sul bottone qui sotto.
Ne approfitto per parlarvi dei miei “buoni propositi” per l’anno 2024, ovvero dei servizi di educazione finanziaria che vi metterò a disposizione nei prossimi mesi.
Novità del 2024 – Report mensile + Analisi quotidiana
Prima di tutto, vi ricordo che da gennaio tutti i report mensili sono abbinati al servizio quotidiano di educazione finanziaria “Liberi Pensieri di Trading”. Cos’è questo servizio?
Liberi Pensieri di Trading inizia a gennaio e in fase di rodaggio è offerto come servizio gratuito di educazione finanziaria abbinato all’acquisto del report mensile. Il primo motivo che mi ha spinto a proporvi questo servizio è che mi sono reso conto che il mondo viaggia a una velocità tale che il contenuto del report mensile rischia di diventare obsoleto da un giorno all’altro a causa di un evento geopolitico, economico, finanziario o sociale inaspettato. Ferma restando la “view” di medio e lungo termine è meglio aggiornare l’analisi mensile, integrarla, e commentarla con grafici giornalieri in ottica di più breve termine. C’è poi un secondo motivo: ogni settimana studio centinaia di grafici tra indici, Etf, titoli, indicatori economici, ricevo decine di report di analisi altrui, leggo decine di lanci di agenzia, scopro siti web e libri, e trovo mille spunti di riflessione e idee di investimento. Poi non ho tempo per fare tutto e ne perdo le tracce. Sono sicuro che queste cose potrebbero interessare qualcuno di voi e quindi le metto in circolazione anche nella speranza di fare crescere una comunità di appassionati.
Non so dirvi, oggi, come si evolverà questo servizio. Saranno pensieri “liberi” senza una struttura ben definita, ma con un focus marcato sull’Analisi tecnica dal momento che io sono un analista grafico, credo ancora nell’analisi grafica (sebbene qualcuno dica che è morta e sepolta dall’AI e dagli algoritmi) e uso con successo le mie metodologie proprietarie di analisi (spiegate nel libro “La Ruota dei Mercati Finanziari“).
L’email giornaliera di “Libri Pensieri di Trading” viene inviata attraverso la piattaforma Gumroad.com, che è comoda perché tutti voi comprate il report attraverso quel sito di e-commerce. Nel frattempo sto valutando di offrire in abbonamento il servizio senza il report attraverso piattaforme di contenuti come Patreon o Substack.
Per darvi un’idea del servizio “Liberi Pensieri di Trading” vi metto qui sotto alcuni dei contenuti inviati ai clienti nei primi giorni di gennaio.
Previsioni di Borsa a lungo termine? Auguri!
(Questa nota l’ho scritta il 2 gennaio).
Chi di voi aveva acquistato a gennaio 2023 l’Outlook previsionale forse ricorderà questa pagina dove mostravo le previsioni di grandi esperti impiegati in grandi istituzioni finanziarie sulla chiusura del S&P500 a fine anno. Ciò che era evidente (e sorprendente) guardando la tabella era l’ampio range di target tra i due estremi. Secondo Tom Lee di Fundstrat l’S&P500 avrebbe chiuso a 4.750 punti, mentre per Greg Boutle di BNP Paribas avrebbe chiuso a 3.400 punti, quindi in perdita rispetto all’inizio dell’anno dove il prezzo di apertura era introno ai 3.850 punti. Nel mezzo una ridda di ipotesi, non so dirvi come calcolate.
Ebbene, oggi sappiamo come è andata finire. Grazie al potentissimo rally di Natale scatenato dal minimo di ottobre l’S&P500 ha chiuso a 4.769 punti, superando di poco il target dato da Tom Lee.
Competenza, fortuna, o il caso a giocato a suo favore? A mio modesto parere, in questo mondo sempre più pazzo e veloce questi tentativi di prevedere il futuro della Borsa a 12 mesi sono “divertimenti” per analisti e nulla più. D’altronde, ci sono decine di aforismi sulle previsioni di Borsa e la loro autorevolezza.
Ecco perché nel mio Outlook tutte le analisi sono di breve e medio periodo… e accompagnate da questa newsletter giornaliera.
Grafici di Borsa
(Questa nota l’ho scritta il 4 gennaio).
Ieri vi ho mostrato tre grafici facendovi notare i chiari segnali di inversione tecnica dai massimi che si stavano sviluppando. Uno di questi era il contratto future del Russell 2000 che ieri pomeriggio (complice forse l’attentato in Iran) è crollato del 2,70% con grandi volumi in vendita (freccia) che hanno superato quelli del giorno prima. Oggi vi rimetto il grafico a cui ho aggiunto i target di prezzo che questa correzione potrebbe raggiungere. I target li calcolo in modo molto semplice: supporti, trendline e livelli di Fibonacci, che trovo particolarmente utili. Qui vedete sui grafici settimanale (centro) e giornaliero (destra) i Ritracciamenti di Fibonacci tirati tra il minimo di ottobre 2023 e il massimo di dicembre 2023. Come vedete il primo target del 23,6% di discesa dal massimo è stato superato ieri sera, i prossimi target sono i 1930 del livello 38% e infine i 1870 punti del livello 50%, che peraltro sono volto vicini a supporti storici di una certa importanza. Oggi mi aspetto un rimbalzo tecnico, che potrebbe esaurirsi già alla fine della settimana. Questo discorso vale anche per tutti gli altri indici USA e Europei più importanti, sui quali vi consiglio di fare le vostre analisi.
In caso di crisi in Medioriente sono anche da monitorare asset strategici come Petrolio, Oro e Dollaro USA, oltre agli indici delle economie coinvolte nell’area come Israele, Egitto, Iran. Di questo parleremo nelle prossime giornate.
Il Dossier sulla Grande Frammentazione (del mondo)
(Questa nota l’ho scritta il 3 gennaio).
A proposto di trasporti internazionali, nella sezione dedicata ai rischi che trovate nell’Outlook Previsionale 2024 c’è una pagina dedicata al tema della deglobalizzazione dove vengono riportate le parole di Ngozi Okonjo-Iweala, direttrice del World Trade Organization che spiega come il commercio internazionale contribuisca alla sicurezza economica anche nel contesto del mondo attuale in bilico tra deglobalizzazione e frammentazione delle relazioni commerciali tra Paesi. Proprio il termine “frammentazione” è anche al centro del nuovo interessantissimo Dossier appena pubblicato da ISPI di cui vedete qui sotto la copertina.
Gli analisti dell’ISPI spiegano che la “grande frammentazione” dell’ordine mondiale è il trend predominante del 2024. Questa dinamica è il risultato di un 2023 che ha visto emergere nuove crisi e punti di rottura, contribuendo significativamente a rafforzare le tendenze “disgregatrici” nella politica internazionale, sul piano economico, geopolitico, sociale e tecnologico. Si spazia dalla competizione globale per il controllo dei settori strategici alla crescente polarizzazione che sta spaccando l’Occidente all’alba di un anno elettorale decisivo; dalle crescenti difficoltà delle istituzioni multilaterali in un mondo ormai definitivamente multipolare, all’affermazione di nuovi attori del “Global South” sempre meno propensi a seguire le istanze dell’Occidente; fino al riaccendersi di vecchi conflitti in Medio Oriente e Nagorno-Karabakh, allo stallo nella guerra in Ucraina e all’avvento di tecnologie dirompenti come l’Intelligenza Artificiale. In un mondo di oggi sempre più incerto e frammentato, cosa possiamo aspettarci dal 2024?
Per scaricare il dossier di 100 pagine andate sul link. Vengono chiesti pochi dati e un’email che potete dare con fiducia essendo ISPI una società molto seria. Link: https://www.ispionline.it/it/il-mondo-nel-2024-la-grande-frammentazione
Il nuovo libro di Paul Kennedy
(Questa nota l’ho scritta il 2 gennaio).
Vi segnalo sempre dal Corriere un interessante articolo sul nuovo libro che lo storico Paul Kennedy, professore all’International Security Studies Institute dell’Università di Yale sta scrivendo sul tema del Nuovo Ordine Globale. La sua teoria è che il futuro del pianeta appartiene a Usa, Cina e India mentre l’Europa avrà un ruolo sempre più marginale.
Vi riporto solo la frase introduttiva, che deve farci riflettere: «Fatico a capire come, in un mondo di nuovo molto instabile, tra conflitti, dittatori aggressivi e un’America che è comunque tendenzialmente in ritirata, l’Europa non sia seriamente al lavoro per rafforzare il suo dispositivo militare, creare un deterrente credibile. Almeno i principali Paesi — Francia, Germania, Italia e la stessa Gran Bretagna, anche se è fuori dall’Ue — dovrebbero avere una politica industriale militare condivisa, convergere su progetti comuni, produrre navi, aerei, missili con caratteristiche simili, potenzialmente intercambiabili tra le varie forze. E, poi, si dovrebbe investire di più nella difesa: almeno il 2,5 per cento, forse il 3 per cento del reddito nazionale, mentre oggi molti, nella Nato, non arrivano al 2. Mi pare che in Europa ci sia una mancanza di immaginazione politica, un’indecisione di fondo. Bisogna avere il coraggio di dire ai propri popoli: non sappiamo che cosa ci riserva il futuro, ma viviamo in un mondo pericoloso ed è prudente investire di più anche per difenderci». Per leggere l’articolo completo… Qui il link.
Bene, se vi piace leggere queste note giornaliere vi ricordo che al momento sono inviate in esclusiva ai clienti del report mensile che a gennaio è sotto forma del corposo Outlook Previsionale 2024 di ben 199 pagine… Per info e acquisti usate il bottone rosso qui sotto.
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