Da oggi è in vendita il nuovo numero di ottobre del report “La Ruota dei mercati – Analisi Intermarket mensile“, al solito prezzo di 61 euro (iva inclusa). Con 86 slides e 90 minuti di video-analisi il report permette di avere una “Big Picture” della situazione economico-finanziaria e dei principali mercati azionari, obbligazionari, valutari e delle materie prime.

Questo numero del report, composto da 86 slides e 90 minuti di video-analisi, ha la foto di copertina che mostra degli zombie che puntano dritti allo spettatore / lettore. Rappresenta la visualizzazione del racconto tra il serio e il faceto che ho scritto come Executive Summary, dove paragono il mercato finanziario a un Mostro. Un mostro che ci attrae, ci lusinga, ci parla con voce suadente ma che è pronto a mangiarci e a stritolarci appena abbassiamo la guardia, diventiamo troppo ottimisti, o euforici.

L’Executive Summary

Zombie. Ma, se volete, anche i più letterari Frankenstein, Dracula, il sempreverde Squalo o il radioattivo Godzilla. Mostri di ogni forma e dimensione da cui veniamo attratti, o a cui capitiamo davanti per caso, o che ci inseguono senza sosta con l’unico scopo di annientarci, di mangiarci o di incenerirci. Mostri che generano in noi paura, orrore, shock e che si materializzano quando tutto sembra perfetto, la vita scorre piacevole e tranquilla, l’ottimismo è alle stelle e siamo tanto euforici che non ci avvediamo del pericolo imminente. Ecco, questo potremmo definirlo il prologo di quello che (probabilmente) sta per succedere sui mercati finanziari e che possiamo leggere tra le righe dei nostri grafici stampati nelle pagine di questo report. Non che vi avessi taciuto i miei dubbi, i miei timori, le mie sensazioni nei mesi passati. Forse sono stato troppo «conservatore», ma tutto questa euforia per mercati trainati da una manciata di titoli tecnologici e da un pugno di banche non la capivo proprio. Da un anno a questa parte i dati macroeconomici segnalano una situazione drammatica nel mondo occidentale: guerra in Europa, alta inflazione, costi energetici folli, produzione industriale ridotta ai minimi termini, crescita del Pil praticamente azzerata dopo la sbornia post-pandemia che aveva scambiato un fisiologico rimbalzo per qualcosa che strutturalmente non poteva durare, continue manovre restrittive di politica monetaria con le Banche centrali che combattono una battaglia – più volte dichiarata – per mantenere la stabilità dei prezzi (Lagarde docet) e rintuzzare l’inflazione al suo fisiologico due per cento, governi alle prese con un debito pubblico che si gonfia e ha un costo sempre maggiore, famiglie vessate dal costo della vita sempre più alto (vitto, alloggio, mutui, bollette, scuola dei figli, spese mediche, spese voluttuarie) che erode sia il potere d’acquisto di salari fermi al palo (almeno in Europa, e soprattutto nel Sud Europa) e i risparmi. Oggi a questo allegro quadretto si aggiunge la situazione del mercato immobiliare cinese che rischia di trascinare anche quei risparmiatori in un vortice di terrore e minare la crescita dell’Asia al traino del Dragone. Ergo, la classe media globale si è infilata in un lungo tunnel nero dal quale vedrà nuovamente la luce uscendone trasformata in classe proletaria. D’altronde, se i robot hanno ormai sostituito la classe operaia di una volta, oggi sono i colletti bianchi a diventare i «nuovi operai». Tecnologici certo, almeno fino a quando l’Intelligenza Artificiale, in cui i risparmiatori hanno investito in questi ultimi tre anni di bolla speculativa, non spazzerà via ogni residuo di lavoro «intellettuale». Risparmiatori che si stanno risvegliando dal sogno, dalla sbornia di indici di borsa sempre puntati all’insù.

Guardando i nostri indicatori di sentiment siamo passati in due mesi dalla «Greed» più feroce alla «Fear» con un breve intervallo di sentiment neutro a settembre. È bastato che la BCE alzasse ancora i tassi (e non a sorpresa, visto che le intenzioni erano chiare da un pezzo) per svegliare la folla dal sogno di gloria e farla precipitare nell’incubo. Noi, grazie all’analisi intermarket e al nostro navigato modello «Ruota dei mercati» che tiene sotto controllo una settantina di asset tra indici equity, obbligazionario, valute e commodity, non eravamo così tranquilli. Anche perché, sebbene gli esperti sui media tradizionali e social giuravano che «questa volta è diverso» l’analisi intermarket ci mostrava sulle quattro asset class la più classica sequenza di accadimenti tipici dell’avvicinarsi di una recessione, o quanto meno di una forte contrazione economica: prezzi delle obbligazioni in crollo verticale in risposta a rendimenti sempre più alti, inversione della curva degli stessi, predominio di poche valute rifugio, materie prime industriali abbandonate al loro destino con il crollo della produzione, indici dei noli marittimi sui minimi storici, flussi di liquidità che si concentrano sulle Blue Chip e, da ultimo, la fiammata del petrolio che storicamente ha sempre segnato l’inizio «della fine».

A mio modesto parere, guardando al Business Cycle siamo ancora nella Fase 2, quella per intenderci che ci farà giungere con lacrime e sangue al tanto sospirato «minimo» da cui ripartire. Minimo che potrebbe anche essere superiore a quello toccato in piena ondata pandemica nel 2020, ma che è, secondo i miei calcoli, ancora ben distante dai livelli a cui veleggiano oggi gli indici principali. Se ciò dovesse accadere in questo quarto trimestre, mi aspetterei di leggere titoli melodrammatici sui giornali: «Niente rally di Natale. Investitori nel panico», oppure «Babbo Natale delude i risparmiatori». E il mercato tornerebbe a essere percepito come un Mostro.

In effetti, a pensarci bene, il mercato Finanziario racchiude in sé tante caratteristiche dei mostri più noti e cari ai cultori del gotico e dell’horror: è una creatura che assomiglia al mostro di Frankenstein, visto che con il passare del tempo ha raggiunto una dimensione ipertrofica (misurabile in “capitalizzazione”) e una forza tale da spezzare ogni catena regolamentatrice: non c’è crisi, recessione, pandemia o guerra che ne fermi la crescita o lo indebolisca. E mentre si espande come un Blob gelatinoso (altro mostro cinematografico) occupando ogni spazio dell’economia, il Mercato affina la propria intelligenza (oggi «artificiale»). Dimensione e intelligenza a cui si associa una nuova caratteristica evolutiva: la velocità. Scatta in avanti, scatta indietro, quindi riparte con furore sul filo dei millisecondi, bruciando sul tempo ogni tentativo di reazione del risparmiatore. Il Mercato ha anche più teste velenose della mitologica Idra di Lerna: titoli tossici, subprime, riciclaggio di denaro, bolle speculative e truffe rendono impotente anche il più determinato Eracle istituzionale che oggi deve combatterle anche nel mondo virtuale delle criptovalute. Studiandone la storia scopriamo che il Mercato è un Giano bifronte: guarda sempre al futuro, ma agisce replicando le azioni del passato. Se vuoi sopravvivergli, caro risparmiatore, le regole sono poche e semplici: mai tentare di seguirlo nella sua folle corsa (è troppo veloce), mai cercare di contrastarlo (sarebbe come affrontare la forza del mare in tempesta su un guscio di noce). Scappare? Se proprio non sai cosa fare, scappa, o almeno stai alla finestra. Studiarlo? Assolutamente sì! Gli scienziati (detti “analisti”) lo definiscono “la Macchina perfetta per deludere la folla” ma hanno capito che la creatura parla un suo linguaggio, ben interpretabile da coloro che lo sanno ascoltare e ne hanno i mezzi adatti come noi, con la nostra Analisi Intermarket e il modello “Ruota dei Mercati”. Altrimenti, come il Godzilla dei film giapponesi, il Mercato li calpesterà e li brucerà in un batter d’occhio.

La profezia del mese

Dopo l’Executive Summary vi anticipo una slide che trovate nel report del mese. Questa “profezia” di Jamie Dimon dovrebbe farci alzare ulteriormente la guardia, passata la sbornia della bolla dei titoli dell’Intelligenza Artificiale che finora hanno tenuto su questo mercato.

Fonte. Sole 24 Ore

Se poi non vi basta ancora, leggetevi cosa ha detto il 14 settembre Christine Lagarde durante la riunione della Banca Centrale Europea. Più chiaro di così… Insomma, le Banche Centrali stavolta non hanno fatto nulla per nascondere le loro intenzioni, mettendo sulla giusta strada l’investitore che ha avuto voglia e pazienza di ascoltare e di recepire il messaggio: sarà battaglia dura finché non si ristabiliscono i parametri per un’economia sana.

Fonte: BCE

Il grafico del mese

Il grafico del mese ci mostra la quantità di titoli componenti il S&P500 hanno il prezzo sopra le due medie mobili a 200 giorni (rosso) e a 50 giorni (nero) dal 2020 a oggi. Per la teoria, un mercato azionario è sano quando la gran parte dei suoi componenti è in fase rialzista, ovvero il prezzo è sopra le due medie mobili. Questo grafico è quindi un indicatore di forza del mercato. Come vedete, da luglio il numero di titoli forti è drasticamente diminuito, significando che il mercato generale si sta indebolendo. Un altro segnale di attenzione fornito dal nostro modello di analisi intermarket “Ruota dei Mercati”.

Fonte: “La Ruota dei mercati – Analisi Intermarket mensile” di ottobre

Indice dei contenuti

Qui sotto l’indice dei contenuti del report intermarket di questo mese. Tutti gli strumenti finanziari sono analizzati con i grafici di lunghissimo termine a candele trimestrali e a un mese, e grafici di breve termine con candele settimanali secondo quanto spiegato nei modelli di analisi del libro “La Ruota dei Mercati Finanziari“.

Fonte: “La Ruota dei mercati – Analisi Intermarket mensile” di ottobre

Strumenti finanziari analizzati in questo report

  1. Valute: Dollar Index, EUR/USD, EUR/CHF, GBP/USD, USD/JPN, AUD/USD, Bitcoin, performance delle principali crytovalute
  2. Mercati USA: Indici di sentiment, Total World Stock Index, S&P500 Index, Nasdaq100 Index, DJ Industrial Index, Russell2000 Index, 12 settori economici del S&P 500, Analisi ciclica degli indici azionari, T-NOTE decennale e suo rendimento, curva dei rendimenti USA a 2, 5, 10 e 30 anni.
  3. Mercati EU: Indici di sentiment, Eurostoxx50 Index, Eurostoxx600 Index, DAX Index, CAC40 Index, FTSE100 Index, FTSE Mib Index, Analisi ciclica degli indici azionari, 16 settori economici dell’Eurostoxx600 (con ETF Lyxor), BTP decennale e suo rendimento, BUND decennale e suo rendimento.
  4. Mercati EMG: Sensex Index, Shanghai Index, Nikkei225 Index, ETF delle valute EMG e ETF dei mercati EMG.
  5. Commodity: CRB Index, Crude Oil, Natural Gas, Rame, Oro, Argento, Soia, Animali da carne, Uranio.
  6. Dati economici: Crescita del PIL, Inflazione, stato dell’economia europea con dati Eurostat, decisione delle banche centrali in materia di tassi e liquidità.
  7. Indici di Forza Relativa e Indici di Correlazione tra gli strumenti finanziari elencati sopra.

Come acquistare il report, pagarlo ed avere fattura

Per acquistare il report basta andare sulla piattaforma di e-commerce Gumroad.com cliccando su questo link: https://investirobot.gumroad.com/l/intermarket102023 o sul bottone qui sotto.

Il pagamento online con carta di credito o PayPal è sicuro e veloce. Potrete immediatamente accedere al report scaricabile in formato pdf e allo streaming della video-analisi. Chi ha bisogno di fattura può stamparla dopo l’acquisto, quando il sistema nella schermata di “Checkout” vi chiede “Hai bisogno di fattura? Crea”.

PER INVECE CHI AVESSE BISOGNO DI FATTURA ITALIANA (O E’ IN REGIME FORFETTARIO) e vuole pagare con bonifico bancario può mandarmi una EMAIL INFO@INVESTIRENEIMEGATREND.IT

L’analisi intermarket cos’è e perché è vincente

L’approfondimento Intermarket mensile viene sviluppato attraverso il mio modello di analisi Intermarket “Ruota dei Mercati” (spiegato nel libro omonimo in dettaglio e in questo video su Youtube in sintesi) che unisce aspetti economici, macro-economici, tecnici ci permette di dare una risposta.

Fonte: Forni, Malandra, “La Ruota dei dei Mercati finanziari”, Hoepli, 2018

DISCLAIMER: Tutti i contenuti di questo sito non intendono in alcun modo costituire sollecitazione al pubblico risparmio oppure consulenza all’investimento in titoli azionari, contratti future, opzioni, fondi comuni o in qualsiasi altro strumento finanziario. L’attività del sito non costituisce consulenza personalizzata così come indicato dal D.Lgs. 58/98, così come modificato dal successivo D.Lgs. 167/2007. Chi scrive non conosce le caratteristiche personali di nessuno dei lettori, in specie flussi reddituali, capacità a sostenere perdite, consistenza patrimoniale. Tutti i contenuti del sito hanno solo scopi didattici, educativi e informativi. Gli argomenti riguardano l’analisi fondamentale e tecnica, i commenti sui mercati, la casistica operativa, piani di trading, ecc., ma non forniscono segnali di acquisto o vendita sui vari strumenti finanziari, né indicazioni per la gestione diretta o indiretta del capitale di terzi. Pertanto, chi legge i contenuti del sito riconosce la propria esclusiva responsabilità delle eventuali e successive azioni. Le informazioni finanziarie presenti nascono da conoscenze ed esperienze personali degli autori, che conducono inevitabilmente a valutazioni strettamente soggettive, parziali e discrezionali. Tutti i contenuti sono quindi passibili di errori di interpretazione e valutazione, come avviene per qualsiasi opinione personale. È possibile che chi scrive sia direttamente interessato in qualità di risparmiatore privato all’andamento dei valori mobiliari trattati in questo sito e svolga attività di trading o investimento in proprio sugli stessi strumenti citati, e quindi si trovi in conflitto di interesse con i lettori. Si ricorda che i rischi di perdite legati all’attività di trading possono essere molto elevati e arrivare ad azzerare il capitale impiegato. L’investitore deve considerare attentamente i rischi inerenti all’attività di trading e investimento alla luce della propria situazione finanziaria. Infine, si precisa che questo sito internet non rappresenta una testata giornalistica ai sensi della L. 62/2001 poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Riteniamo che le immagini utilizzate a corredo dei post siano di pubblico dominio. Qualora invece dovessero essere coperte da diritti siete pregati di avvertirci (info@investireinmegatrend.it) e provvederemo a rimuoverle immediatamente.


Di Andrea Forni

Co-founder di questo sito. È autore e coautore di libri e analisi sui temi dell'economia, della finanza e dei megatrend oltre a centinaia di articoli pubblicati dal 1989 a oggi da primarie riviste, quotidiani e siti tra i quali: Borsa & Finanza, Advisor, Trader's Magazine, Bollettino Associazione Banche Popolari, Sf Rivista di Sistemi Finanziari, Parabancaria, ITForum News. E' iscritto all'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e detiene la certificazione internazionale IFTA CFTe.