Di transizione all’elettrico e del nuovo paradigma del trasporto di persone e merci ne abbiamo ampiamente discusso nel nostro libro “Investire nei megatrend del futuro” e (ovviamente) in tanti articoli su questo sito. Il tema è in costante evoluzione e in qualità di investitori è necessario continuare ad aggiornarsi sullo stato della tecnologia e sullo sviluppo del mercato di questo segmento di veicoli.

Oggi ospitiamo l’analisi di Anthony Sassine, CFA Senior Investment Strategist di KraneShares, che ci spiega come l’impennata delle vendite di automobili guida la ripresa del settore dei veicoli elettrici.

Anthony Sassine – Fonte: Kraneshares

Introduzione

Sembra che per i veicoli elettrici (EV) si prospetti un futuro roseo. Sono diversi i segnali che hanno contrastato il sentimento negativo che ha riguardato il settore: l’estensione da parte della Cina delle agevolazioni fiscali per i prossimi quattro anni; l’inflazione e i tassi di interesse negli Stati Uniti che mostrano dinamiche sotto controllo; l’accelerazione delle vendite e dei preordini, trainati dai tagli dei prezzi e dai nuovi lanci sul mercato.

I dati sulle vendite di giugno di Tesla e dei produttori cinesi sono incoraggianti, dopo un periodo caratterizzato dai dubbi da parte degli investitori sull’effettiva domanda. Le vendite del secondo trimestre di Tesla hanno superato le aspettative con un margine significativo[1], così come i buoni progressi nelle vendite di EV cinesi, soprattutto rispetto agli ultimi due trimestri[2] ci fanno ritenere che, dopo un anno difficile, questo sia un momento interessante per prendere in considerazione l’investimento nell’ecosistema dei veicoli elettrici.

Nel 2023, i progressi verso l’elettrificazione globale sono continuati: le vendite di veicoli elettrici hanno raggiunto i 4 milioni di unità nei primi 5 mesi del 2023, con una crescita del 32% nel primo trimestre[3].

Una visione a lungo termine

Sebbene l’attenzione possa essere attirata da fluttuazioni dei prezzi ed eventi a breve termine, è fondamentale adottare una prospettiva a lungo termine quando si considera il mercato dei veicoli elettrici: ci sono 1.4 miliardi di veicoli a combustibili fossili da sostituire e le stime parlano di 40 milioni di veicoli elettrici in circolazione già entro la fine del 2023[4].

L’outlook di Bloomberg New Energy Finance 2023 prevede che il mercato dei veicoli elettrici raggiungerà circa 8.000 miliardi di dollari entro il 2030 e 56.000 miliardi di dollari entro il 2050, con il mercato delle autovetture come fattore principale di crescita.

Crescita delle vendite di autovetture elettriche e panoramica competitiva

Nonostante le incertezze macroeconomiche, i veicoli elettrici continuano a rappresentare una interessante fonte di crescita per gli investitori globali. La maggior parte dei principali produttori di veicoli elettrici puri ha conseguito ottimi risultati, battendo con un buon margine le stime degli analisti[5].

Ciò illustra i potenziali vantaggi di diversificazione che si ottengono investendo nei veicoli elettrici, poiché la crescita tende a essere trainata più da fattori favorevoli legati alla transizione energetica che dal ciclo economico.

Le case automobilistiche tradizionali, come Ford, General Motors e Volkswagen, sembrano avere più problemi del previsto in termini di progettazione di veicoli elettrici e di scalabilità delle loro attività. Questo pone le case automobilistiche che producono veicoli elettrici puri, come Tesla, BYD, NIO e altri, in una posizione di vantaggio, almeno per i prossimi 2 o 3 anni. Inoltre, le case automobilistiche tradizionali devono gestire il declino dell’attività legata ai motori a combustione interna, che potrebbe sottrarre loro l’impegno e la concentrazione necessari per la transizione. Ford ha annunciato di recente il ritiro dalla Cina, in particolare dal segmento delle autovetture, a causa della forte concorrenza.

Per quanto riguarda le start-up cinesi di veicoli elettrici, ci sono molti segnali incoraggianti. Per la prima volta BYD ha superato Tesla nel 2023 in termini di BEV (Battery Electric Vehicles) prodotti, grazie anche ad un modello efficiente di business in cui la produzione di batterie è integrata verticalmente con quella dei veicoli (al pari di Tesla). Verso la fine del 2022, Li Auto è stata in grado di diventare profittevole, dando agli investitori maggiore fiducia nel suo management e nella sua strategia focalizzata sui veicoli elettrici ibridi plugin e sulle famiglie. Nel 2023, NIO e Xpeng sono nuovamente alle prese con un rinnovamento del ciclo produttivo: la seconda metà dell’anno sarà fondamentale per entrambe le società per dimostrare di essere in grado di raggiungere, nel segmento delle auto premium, i propri obiettivi e i gusti dei consumatori.

Innovazione delle batterie e infrastrutture di ricarica

Stiamo assistendo a progressi nello sviluppo della tecnologia delle batterie, ma non ci sono ancora svolte da segnalare. Sono in fase di sviluppo e implementazione tecnologie innovative come le batterie allo stato solido, agli ioni di sodio, ibride e altre. La più promettente per quanto riguarda l’autonomia è potenzialmente la batteria allo stato solido, ma ci vorranno anni per svilupparla. Le batterie ibride, che utilizzano sia gli ioni di litio che le sostanze chimiche a base di nichel nella stessa batteria per le diverse esigenze di guida, contribuiranno a estendere l’autonomia con una singola carica del 15%-20%[6]. CATL (Contemporary Amperex Technology) ha annunciato all’inizio di quest’anno che presto distribuirà le sue prime batterie agli ioni di sodio su un’auto Chery. Anche se si tratta di una notizia positiva, le batterie agli ioni di sodio hanno una densità energetica inferiore rispetto a quelle agli ioni di litio.

Anche sul fronte delle infrastrutture sono da segnalare progressi significativi, soprattutto sul mercato USA. Ford, GM e Rivian hanno annunciato un accordo con Tesla per utilizzare il network di ricarica di Tesla, il più esteso del paese. Alcuni stati e società hanno allo studio programmi e regolamenti per convertire tutte le infrastrutture di ricarica del paese verso lo standard utilizzato da Tesla (NACS).

A livello globale il numero di connettori per EV si avvicina ai 3 milioni, di cui i 2/3 sono installati in Cina. Anche l’Europa sta crescendo sotto questo punto di vista anche se ad un passo più lento. In attesa che si sviluppi una tecnologia delle batterie che permetta un’autonomia maggiore, la soluzione sembra quella di continuare a sviluppare un più capillare sistema di ricarica uniforme, e su questo si stanno facendo dei progressi.

Conclusione

Sebbene i veicoli elettrici abbiano subito battute d’arresto a breve termine, le opportunità a lungo termine rimangono evidenti. Siamo convinti che molte di queste società abbiano molteplici leve da utilizzare che potrebbero creare ulteriore valore nel lungo periodo. Ad esempio, l’affermazione di Tesla come fornitore leader di servizi di ricarica per veicoli elettrici negli Stati Uniti ha creato un segmento di business completamente nuovo, il cui valore è stimato da alcuni analisti in 100 miliardi di dollari[7]. Nei prossimi anni la guida autonoma potrebbe essere un’altra carta vincente. I progressi nella tecnologia autonoma hanno il potenziale per aprire flussi di entrate profittevoli e alimentare la crescita delle aziende del settore EV. Infine, qualsiasi innovazione nella tecnologia delle batterie o nella produzione che acceleri la parità di prezzo dei veicoli elettrici rispetto ai veicoli con motore a combustione interna potrebbe avere un impatto significativo sull’adozione e sulla domanda dei consumatori. Per questi motivi, riteniamo che l’esposizione all’ecosistema EV in un portafoglio azionario globale possa aumentare l’alfa a lungo termine e il potenziale di diversificazione per gli investitori.